Quindici mesi dopo l’annuncio, l’acquisizione di Discover da parte di Capital One per 35 miliardi di dollari è diventata ufficiale. L’accordo, finalizzato il 18 maggio 2025, ha dato vita al più grande emittente di carte di credito negli Stati Uniti, misurato in base al volume complessivo di prestiti concessi. Richard D. Fairbank, fondatore e ceo di Capital One, ha commentato l’acquisizione affermando che l’unione di due aziende innovative e orientate alla missione permetterà di offrire prodotti e esperienze rivoluzionari a consumatori, aziende e commercianti. Ha inoltre ringraziato il consiglio di amministrazione e i dirigenti di entrambe le società per il loro supporto durante l’intero processo.
Capital One aveva annunciato ufficialmente l’intenzione di acquisire Discover nel febbraio 2024 e l’accordo è stato approvato dalle principali autorità bancarie degli Stati Uniti, tra cui la Federal Reserve e l’Office of the Comptroller of the Currency, ad aprile 2025, mentre lo scorso dicembre aveva ricevuto il via libera anche dal Delaware State Bank Commissioner, come si legge su pymnts.com.
Tuttavia, poco prima della conclusione dell’affare, alcuni legislatori democratici, tra cui la deputata Maxine Waters e la senatrice Elizabeth Warren, avevano scritto alla Federal Reserve chiedendo di riconsiderare la sua approvazione. Secondo i due politici, l’accordo avrebbe danneggiato i consumatori e le piccole imprese, facendo temere che i commercianti, non avendo altre alternative, sarebbero stati costretti ad accettare i termini imposti dalla rete di Capital One, che, con questa acquisizione, diventa il più grande emittente di carte di credito degli Stati Uniti.
Nonostante queste preoccupazioni, l’acquisizione è stata completata, e gli esperti ritengono che essa apporterà numerosi benefici, non solo a Capital One, ma anche ai consumatori. In particolare, la fusione permette a Capital One di accrescere significativamente le sue dimensioni, sfruttando le capacità che Discover ha sviluppato, estendendo la propria portata nel commercio transfrontaliero e nei pagamenti internazionali. Inoltre, grazie alla rete di pagamento proprietaria di Discover, Capital One potrà competere in modo più diretto con giganti del settore come Visa e Mastercard.
A lungo termine, l’accordo potrebbe anche portare a vantaggi per i consumatori che utilizzano il denaro contante, ampliando l’offerta di servizi bancari e di pagamento. Tuttavia, alcuni osservatori temono che l’aumento del potere di mercato di Capital One possa ridurre la concorrenza, potenzialmente aumentando i costi per commercianti e consumatori.
Infine, Capital One è anche recentemente finita sotto i riflettori per aver accettato di pagare una cifra di 455 milioni di dollari per risolvere una causa legale intentata dai suoi clienti. I querelanti accusavano la banca di aver promosso tassi d’interesse più alti sui suoi conti di risparmio 360 rispetto a quelli che effettivamente venivano applicati, preferendo invece offrire tassi migliori a nuovi clienti dei conti di risparmio 360 Performance, il cui nome era simile.