“Attualmente, quasi due terzi delle transazioni con carta nell’area euro sono elaborate da società non europee, mentre tredici Paesi della zona euro dipendono interamente da circuiti internazionali di carte o da soluzioni mobili per i pagamenti nei negozi“. È quanto dichiarato da Piero Cipollone, membro del Consiglio Esecutivo della Banca Centrale Europea, intervenuto a Parigi in occasione di un forum dedicato all’euro digitale e al futuro dei pagamenti in Europa.
“Anche nei Paesi dove esistono circuiti nazionali di carte – ha proseguito Cipollone – è comunque necessario il co-badging con circuiti internazionali per facilitare i pagamenti transfrontalieri all’interno dell’area euro o per gli acquisti online“.
Ha, inoltre, evidenziato come le app mobili e le soluzioni di pagamento elettronico siano oggi dominate da attori stranieri, come PayPal, Apple Pay e Alipay. “Queste piattaforme collaborano con i circuiti internazionali di carte per rafforzare ulteriormente la loro posizione ed espandere la loro presenza. PayPal, ad esempio, ha appena annunciato l’avvio dei pagamenti contactless in Germania utilizzando la tecnologia Mastercard“.
Guardando al futuro, Cipollone ha lanciato un monito sulla possibilità che la dipendenza europea si estenda anche alle stablecoin straniere, sottolineando che il 99% di queste, in termini di valore totale, è denominato in dollari.
Infine, ha ricordato che esiste una forte domanda da parte dei cittadini per una forma digitale dell’euro: “Un motivo semplice per introdurre l’euro digitale è che le persone lo desiderano. Anche in questa fase preliminare, i sondaggi indicano che quasi la metà degli intervistati si dichiara propensa a utilizzarlo, una percentuale che è cresciuta significativamente nel tempo“.