Negli ultimi anni, il panorama economico globale sta vivendo un’importante trasformazione. Le continue difficoltà nelle catene di fornitura e l’instabilità geopolitica stanno spingendo aziende e istituzioni a rivalutare i modelli tradizionali con cui scambiano valore su scala internazionale. Parallelamente, il sistema finanziario classico fatica ad adattarsi a un’innovazione tecnologica che corre molto più veloce di quanto fosse previsto. Tecnologie come i pagamenti istantanei o gli asset digitali, una volta considerate pionieristiche, stanno ora diventando standard richiesti dal mercato, così come si legge su pymnts.com.
Un caso particolarmente emblematico è l’ascesa delle stablecoin, valute digitali ancorate a valute fiat come il dollaro statunitense, che stanno guadagnando terreno come strumento di pagamento internazionale. Konstantin Anissimov, CEO di Currency.com, sottolinea come molte piccole e medie imprese preferiscano sempre più spesso i pagamenti in stablecoin, viste le difficoltà riscontrate con i metodi bancari tradizionali. La rapidità delle transazioni consente a queste realtà di ottenere fondi in modo più rapido, migliorando la gestione della liquidità e accorciando i cicli finanziari.
Nonostante le potenzialità, l’adozione diffusa degli asset digitali non è priva di problematiche. Una delle principali è la mancanza di regolamentazioni uniformi nei mercati chiave, oltre ai timori legati alla sicurezza e al rischio sistemico. In questo contesto, la fiducia gioca un ruolo essenziale. Karen Webster, CEO di PYMNTS, evidenzia che le persone non sono interessate ai meccanismi tecnici dei prodotti finanziari: vogliono semplicemente un’esperienza fluida, sicura e affidabile.
Anche Anissimov ribadisce quanto la fiducia sia fondamentale, affermando che la tecnologia blockchain sta evolvendo a un ritmo tale da rendere sempre più difficile per i malintenzionati tenere il passo. Dopo scandali come quello di FTX, i controlli sono diventati più stringenti e Currency.com, ad esempio, opera con oltre 30 licenze per il trasferimento di denaro, dimostrando trasparenza e affidabilità.
Inoltre, Anissimov non considera le banche come rivali delle fintech, ma piuttosto come partner necessari. Le banche offrono solidità e accesso al capitale, mentre le nuove piattaforme possono fornire soluzioni tecnologiche innovative. Questa sinergia potrebbe essere una delle chiavi per costruire un ecosistema finanziario moderno ed efficiente.
Per affrontare meglio le esigenze dei clienti più facoltosi — troppo grandi per i servizi di massa ma non ancora istituzionali — Currency.com sta lanciando una piattaforma esclusiva, con servizi su misura, assistenza continua e un approccio più simile al private banking che a una tradizionale piattaforma di scambio di criptovalute. Questo servizio personalizzato non si limita all’assistenza, ma offre un’infrastruttura ottimizzata per garantire maggior valore nel tempo.
Guardando al futuro, l’obiettivo dichiarato è sviluppare un ecosistema completo di servizi bancari e finanziari digitali. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo centrale, permettendo di creare prodotti a una velocità molto superiore rispetto a quella della concorrenza, e contribuendo anche alla gestione automatizzata della conformità normativa. Secondo Anissimov, tra qualche anno sarà possibile identificare violazioni normative in tempo reale e generare piani di risanamento automatizzati con l’aiuto dell’IA.
Il traguardo finale? Un sistema di pagamento che non richieda più nemmeno un telefono o una carta, ma semplicemente l’autenticazione biometrica. Come spiega Anissimov, “Pensiamo di essere già nel futuro usando Apple Pay, ma usiamo ancora lo smartphone. E se non servisse nemmeno quello? È a quel tipo di realtà che stiamo lavorando”.