“Un’impresa che aderisce al regime di cooperative compliance e si dota di un Tax Control Framework dimostra di essere un’azienda solida, trasparente e intenzionata a instaurare un rapporto aperto con il Fisco, senza voler nascondere nulla. Proprio per questo motivo, è giusto che possa accedere a specifici vantaggi“. Lo ha affermato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, durante la prima tappa del roadshow dedicato all’adempimento collaborativo, che si è svolta a Bologna. Leo ha inoltre evidenziato che il principale vantaggio per le imprese che intraprendono questo percorso è di natura reputazionale, aspetto che – a suo giudizio – rappresenta un beneficio fondamentale.
Secondo il viceministro, adottare strumenti come il Tax Control Framework significa presentarsi come un interlocutore affidabile e trasparente nei confronti dell’amministrazione finanziaria. “Si tratta di un cambiamento culturale importante – ha sottolineato – che segna un nuovo modo di intendere il rapporto tra contribuente e Fisco“.
Leo ha poi ricordato che un’impresa strutturata in questo modo viene valutata e certificata da esperti del settore, come avvocati e consulenti del lavoro, che forniscono supporto anche per gli aspetti giuslavoristici e previdenziali. “Così facendo – ha spiegato – l’azienda si qualifica come un soggetto organizzato, che opera secondo principi di trasparenza e responsabilità, e che intende collaborare attivamente con l’amministrazione finanziaria“. Il viceministro ha infine ribadito che il Tax Control Framework è uno strumento cruciale per affrontare e gestire in modo efficace la complessità del sistema fiscale e normativo.