L’America Latina sta attraversando una trasformazione profonda nel modo in cui vengono gestiti i pagamenti. Non sono le banche tradizionali a trainare questo cambiamento, ma strumenti digitali come i portafogli elettronici e i sistemi di pagamento in tempo reale. Queste tecnologie moderne stanno rivoluzionando il settore dei pagamenti, superando in rapidità e diffusione le istituzioni finanziarie classiche.
Secondo il report di aprile 2025 della serie “Embedded Finance Tracker®” di PYMNTS Intelligence, la regione non solo ha abbracciato il digitale, ma si sta posizionando come leader mondiale nell’adozione di soluzioni cashless. I dati, infatti, dimostrano chiaramente il declino dell’uso del contante: nel 2014 rappresentava ancora il 67% delle transazioni nei negozi, ma nel 2024 è sceso al 25%. Anche gli acquisti online hanno subito un’evoluzione simile, con i pagamenti digitali che sono passati dal 14% nel 2014 al 48% nel 2024, e si prevede che raggiungeranno il 66% entro il 2030.
Questo cambiamento è evidente: in città come San Paolo, Buenos Aires e Bogotá, i terminali POS ora mostrano spesso codici QR anziché lettori di carte. I pagamenti con smartphone stanno rapidamente sostituendo quelli in contanti, così come riporta pymnts.com.
Il passaggio al digitale in America Latina non è solo una moda, ma un cambiamento strutturale, favorito da una penetrazione massiccia dei dispositivi mobili, dall’espansione delle fintech e da politiche regolatorie che incentivano l’innovazione. Il Brasile ne è l’esempio più evidente: dal 2020, il sistema Pix – introdotto dalla banca centrale – consente trasferimenti istantanei, disponibili 24 ore su 24 senza costi per i privati. Questo lo rende attraente sia per i consumatori che per i commercianti, che così evitano commissioni e burocrazia.
Pix ha elaborato 64 miliardi di operazioni nel solo 2024, con una crescita annua del 53%. Entro la fine del 2025, dovrebbe superare persino le carte di credito come metodo di pagamento principale nell’e-commerce brasiliano. Anche i pagamenti aziendali (B2B) hanno registrato un’espansione notevole, raggiungendo i 178 miliardi di dollari a fine 2024.
Anche in altri Paesi come Messico, Colombia e Argentina, strumenti simili stanno guadagnando terreno. In particolare, in Argentina, Mercado Pago – il braccio fintech di MercadoLibre – è diventato un pilastro del sistema di pagamento, offrendo non solo transazioni rapide ma anche servizi per i commercianti, microprestiti e programmi fedeltà.
Questa evoluzione digitale rappresenta un serio grattacapo per le banche tradizionali, che si trovano costrette a reinventarsi per evitare di essere messe da parte. Molte stanno lanciando propri sistemi istantanei o collaborando con fintech per restare rilevanti. Tuttavia, con l’aumento dei pagamenti peer-to-peer e da conto a conto, il margine che le banche ricavavano dalle transazioni con carta si sta assottigliando.
Per affrontare questa trasformazione, le banche centrali e gli operatori privati stanno lavorando su standard comuni, interoperabilità e infrastrutture più efficienti per i pagamenti in tempo reale. Nel frattempo, anche gli attori del settore dei pagamenti – come acquirer e gateway – devono adeguarsi a questa rivoluzione o rischiano di uscire dal mercato.
Il cambiamento in corso non riguarda solo i consumatori: i pagamenti digitali stanno entrando in tutte le dinamiche economiche, dalla fatturazione tra imprese alle retribuzioni dei freelance, fino al commercio elettronico internazionale e alla gestione fiscale. L’America Latina, dunque, sta ridefinendo le regole del gioco nella finanza digitale.