L’European Payments Initiative (EPI) lancia un appello a tutte le piattaforme e soluzioni digitali di pagamento nate in Europa, invitandole a collaborare per costruire un ecosistema di pagamenti realmente integrato, competitivo e indipendente dai grandi operatori extraeuropei. L’obiettivo è promuovere la sovranità europea nel settore dei pagamenti, riducendo la dipendenza dalle infrastrutture statunitensi come Visa, Mastercard, PayPal o i wallet digitali gestiti da Big Tech come Apple Pay e Google Pay.
Attraverso questa alleanza, EPI mira a consolidare un’infrastruttura di pagamento paneuropea che sia efficiente, sicura e in linea con gli standard normativi dell’Ue, offrendo ai cittadini e alle imprese europee un’alternativa affidabile, interoperabile e tecnologicamente avanzata. L’invito è rivolto in particolare agli attori che già operano in ambito fintech, mobile payment, e-commerce e instant payments, con l’intento di creare sinergie e integrare le migliori pratiche in un’unica rete continentale.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto delle politiche europee per la digitalizzazione dell’economia e la creazione di un mercato unico dei pagamenti, con l’ambizione di tutelare la competitività europea, la protezione dei dati e la resilienza infrastrutturale.
Ecco la lettera della società EPI e dei suoi azionisti:
“L’Europa deve trovare la strada verso la sovranità e l’indipendenza nei pagamenti. Non si tratta più di un progetto per il futuro, ma di una necessità che tutti i Paesi europei si trovano ad affrontare. Dobbiamo lavorare attivamente a una soluzione praticabile che contribuisca alla sovranità e all’indipendenza dell’Europa nei pagamenti.
Gli istituti finanziari privati europei hanno aperto la strada per molti anni allo sviluppo di alternative locali e ora anche europee, sfruttando il Regolamento europeo sui pagamenti istantanei elaborato dalle autorità di regolamentazione europee, entrato in vigore quest’anno.
Il nostro obiettivo è rispondere a questa sfida attraverso una soluzione di pagamento paneuropea unica, completa e istantanea, in grado di coprire nel tempo tutte le esigenze di pagamento di consumatori e professionisti. Questo è il principio fondante e la missione che ci siamo dati all’interno di EPI Company (EPI).
EPI ha introdotto un nuovo schema di pagamento basato sui pagamenti istantanei, un’innovazione che consente la creazione di una soluzione di pagamento veramente europea e sovrana, offrendo a consumatori ed esercenti un’alternativa fluida alle carte internazionali, paragonabile alle soluzioni più avanzate a livello globale. Attraverso la sua soluzione “Wero”, EPI ha creato una piattaforma di pagamento paneuropea unica, sicura e all’avanguardia, con funzionalità multi-paese, in grado di operare in tutti i mercati europei per transazioni locali e transfrontaliere. Attualmente, Wero conta già oltre 40 milioni di clienti iscritti ed è pienamente operativo per i pagamenti P2P e P2Pro.
Wero è configurato come un portafoglio digitale che ci consente di integrare altri mezzi di pagamento e servizi a valore aggiunto, oltre ai pagamenti tradizionali, interessanti per consumatori ed esercenti. Beneficia di una propria soluzione di prevenzione delle frodi, fondamentale per la sicurezza di un sistema di pagamento europeo indipendente.
Dal punto di vista strategico, la varietà di casi d’uso e servizi è fondamentale per affermare EPI come un forte concorrente dei circuiti e delle soluzioni di carte internazionali. Come passo successivo, EPI prevede di lanciare i pagamenti e-commerce a partire dall’estate del 2025, prima in Germania e Belgio, per poi passare a Francia e Paesi Bassi a partire dal prossimo anno, fornendo le basi e i punti di prova per una soluzione europea praticabile. Queste comunità hanno sostituito o sostituiranno le loro soluzioni digitali locali con Wero. Entro la fine del 2026, EPI non si limiterà a coprire i pagamenti e-Commerce e m-Commerce, ma intende anche aggiungere pagamenti omnicanale, pagamenti presso punti vendita/in negozio e pagamenti tramite fatture. La soluzione utilizzerà i codici QR e gli standard europei per le transazioni NFC/contactless e garantirà la tutela dei consumatori.
Wero è stata creata come soluzione di pagamento europea da europei per europei, con una governance puramente europea. Altri istituti finanziari e acquirenti europei, anche di altri Paesi, possono aderire a EPI come azionisti o membri.
Ma Wero non è l’unico operatore pienamente operativo in Europa. Esistono altre soluzioni di pagamento digitale di successo in molti mercati e, complessivamente, oltre 120 milioni di clienti le utilizzano già oggi, e questa base utenti combinata è in rapida crescita. Tutte queste soluzioni nazionali si stanno evolvendo con successo e risultano interessanti per i commercianti europei, soprattutto perché offrono un’alternativa innovativa ai sistemi e alle soluzioni di carte internazionali.
EPI è pronta a collaborare strettamente con tutte le reti di pagamento digitale locali rappresentative in Europa per realizzare un’interoperabilità efficiente basata su una soluzione comune di accettazione per gli esercenti, condivisa tra queste soluzioni europee, che consenta il funzionamento transfrontaliero e un’ampia copertura europea. Il nostro obiettivo è garantire che i consumatori europei possano pagare ovunque in Europa. In questo modo, la sovranità europea verrebbe raggiunta, consentendo al contempo a tutte queste iniziative di continuare a concentrarsi sulla loro ulteriore implementazione e espansione.
I mercati che finora non dispongono di una propria soluzione potrebbero facilmente adottarne una per disporre di una soluzione digitale europea in alternativa alle soluzioni internazionali e per connettersi ad altri mercati europei. I 16 azionisti europei che sostengono EPI ritengono che le diverse iniziative europee attuali possano già, in parte ora e nel prossimo futuro, raggiungere in modo molto ampio la sovranità per i pagamenti in tutta Europa attraverso la loro cooperazione e i loro ulteriori sviluppi, sfruttando la base clienti esistente e l’utilizzo che abbiamo già consolidato”.