Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha pubblicato un rapporto in cui analizza la situazione economica globale e dà qualche consiglio ai vari Paesi, compresa l’Italia, su come gestire meglio soldi pubblici, tasse e spese. Il messaggio principale è chiaro: bisogna fare attenzione a non spendere troppo e, allo stesso tempo, trovare modi più efficienti per far entrare soldi nelle casse dello Stato.
Nel caso specifico dell’Italia, l’Fmi suggerisce di valutare seriamente l’eliminazione della flat tax per i lavoratori autonomi. Questa è una tassa a percentuale fissa (oggi al 15%), pensata per semplificare la vita alle partite IVA e ai piccoli professionisti. Secondo il Fondo però, questa misura finisce per favorire pochi e togliere risorse allo Stato, che quindi si ritrova con meno entrate fiscali. L’idea è che, se si vuole davvero migliorare i conti pubblici, bisogna ampliare la “base imponibile”, cioè far sì che più persone e più redditi vengano tassati in modo equo, senza troppe scorciatoie, così come riporta ilsole24ore.com.
Ma non si parla solo dell’Italia. Guardando al quadro internazionale, il FMI avverte che molti Paesi stanno aumentando la spesa pubblica, soprattutto per motivi legati alla difesa (vista la situazione geopolitica attuale), ma anche per pensioni, sanità, e aiuti a famiglie e imprese in difficoltà. Il problema è che queste spese aumentano mentre l’economia è più fragile e le entrate fiscali rischiano di diminuire. Questo significa una sola cosa: più debiti pubblici.
E qui l’Fmi lancia un campanello d’allarme: se si continua così, il debito globale rischia di toccare il 100% del PIL mondiale entro la fine del decennio. In pratica, i Paesi spenderebbero quanto producono, se non di più. Questo è pericoloso perché rende le economie più vulnerabili a crisi e shock esterni.
Per evitare che la situazione degeneri, il Fondo raccomanda ai governi di essere più prudenti e di gestire con attenzione i conti pubblici. Bisogna evitare misure populiste o troppo generose se non sono sostenibili. Le spese, dicono, devono essere ben pianificate e sostenute da entrate stabili. E anche gli aiuti – come quelli dati in momenti di emergenza – devono essere temporanei e mirati, non eterni e generalizzati.
Quindi, in poche parole: il FMI invita tutti a fare ordine nei conti, a spendere meglio, a tassare in modo più equo, e a pensare al lungo termine, soprattutto ora che il mondo sta attraversando un periodo turbolento, tra guerre, tensioni commerciali e incertezza economica.