L’Unione europea è pronta a fare pressione sugli Stati Uniti minacciando l’introduzione di dazi sui servizi americani, in cui l’Ue vanta un surplus commerciale, se i negoziati nella guerra commerciale in corso non daranno esito positivo. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha confermato questa possibilità in un’intervista al Financial Times.
Le grandi aziende tecnologiche statunitensi sono tra i principali obiettivi di von der Leyen. In particolare, ha accennato all’eventualità di applicare una tassa sui ricavi pubblicitari digitali, che colpirebbe giganti come Meta, Google e Facebook, così come si legge sull’agenzia di stampa Ansa.
Von der Leyen ha sottolineato che l’Ue dispone di una vasta gamma di “contromisure” da adottare, se necessario, incluso l’uso di strumenti coercitivi. La decisione sull’introduzione della tassa dipenderà dall’esito delle trattative sui dazi doganali tra le due sponde dell’Atlantico. Attualmente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere l’introduzione di nuovi dazi per un periodo di novanta giorni. Von der Leyen ha ribadito l’intenzione di raggiungere un accordo “completamente equilibrato” con l’amministrazione Trump.
Inoltre, la presidente della Commissione Europea ha affermato di non essere contraria all’inclusione della standardizzazione dei prodotti nei colloqui commerciali tra Ue e Usa, pur riconoscendo che le differenze culturali e stilistiche potrebbero rendere difficile raggiungere un accordo. Tuttavia, ha escluso che il dibattito tocchi temi come il Digital Services Act e il Digital Markets Act, le normative europee che combattono i contenuti online illegali e le distorsioni nel mercato digitale, leggi che hanno suscitato critiche da parte delle principali aziende tecnologiche statunitensi.