Negli ultimi anni, il settore del credito digitale ha registrato una crescita esponenziale. Secondo le analisi dell’Osservatorio Digital Lending, infatti, tra il 2019 e il 2024 il volume del digital lending è aumentato di cinque volte, trainato dall’adozione di tecnologie fintech, dall’evoluzione delle abitudini dei consumatori e dalla semplificazione dei processi di erogazione del credito online.
Le stime indicano che, entro il 2029, il credito digitale raggiungerà un valore di quarantaquattro miliardi di euro, pari a circa il 30% dell’intero mercato del credito in Italia. Si tratta di un risultato importante che evidenzia come la digitalizzazione non sia più solo un trend, ma una trasformazione strutturale del settore finanziario.
L’Osservatorio, promosso dal Politecnico di Milano, analizza in profondità le dinamiche del comparto, segmentando il mercato per tipologie di prodotto, come prestiti personali, mutui digitali e soluzioni Buy Now Pay Later (Bnpl), e profilando i comportamenti dei consumatori a livello territoriale.
Dai dati emerge un’Italia a due velocità:
- Nel Nord del Paese si concentra la maggior parte delle richieste di prestiti personali e mutui digitali, grazie a una maggiore familiarità con gli strumenti digitali e a un reddito medio più elevato
- Nel Sud Italia, invece, si assiste a un’accelerazione del Bnpl (Buy Now Pay Later), in particolare tra i consumatori più giovani, che lo utilizzano per acquistare beni e servizi online dilazionando i pagamenti
Le preferenze dei consumatori sono influenzate anche dalla facilità d’uso delle piattaforme, dalla rapidità di risposta delle fintech e dalla possibilità di ottenere condizioni personalizzate attraverso algoritmi di valutazione sempre più sofisticati. Infine, a fronte di questa crescita, le banche tradizionali e gli operatori finanziari stanno investendo in tecnologie digitali e collaborazioni con startup per non perdere competitività. L’ecosistema del credito sta cambiando volto: più smart, più veloce, più vicino ai bisogni del cliente.