Mentre le emissioni di metano aumentano vertiginosamente e gli obiettivi climatici sono in bilico, la società civile si sta attivando. Oggi, nel corso di un evento organizzato a Bruxelles, EDF Europe, braccio europeo di una delle principali organizzazioni ambientaliste a livello globale, e DUH hanno lanciato l’Osservatorio europeo della società civile sul metano (CSO-M), una piattaforma indipendente per monitorare i progressi nella riduzione delle emissioni di metano.
Nel corso dell’evento EDF Europe ha anche lanciato “Time for CH4nge”, una campagna di sensibilizzazione pubblica con l’obiettivo di trasformare il metano da minaccia sconosciuta a priorità pubblica, grazie all’utilizzo di dati e immagini. L’iniziativa ha visto la partecipazione di scienziati, politici e attivisti di spicco, tra cui la vicepresidente dell’IPCC Diana Ürge-Vorsatz, la presidente esecutiva di Earth4All Sandrine Dixson-Declève e le deputate al Parlamento europeo Jutta Paulus e Lena Schilling.
Il metano, un gas serra circa ottanto volte più potente della CO2 nei primi vent’anni dall’emissione in atmosfera, è responsabile di circa il 30% dell’attuale riscaldamento globale. Ma poiché il metano rimane nell’atmosfera solo per circa un decennio, ridurre le emissioni ora può agire come un freno di emergenza per il clima. L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha chiesto una riduzione del 75% delle emissioni di metano da combustibili fossili entro il 2030, un obiettivo raggiungibile utilizzando le tecnologie esistenti a basso costo. Il regolamento dell’UE sul metano, approvato nel 2024, è un passo fondamentale e la società civile ne riconosce sempre più la necessità per aumentare la consapevolezza sul problema e metterlo al centro dell’agenda europea per la transizione energetica.
L’Osservatorio: monitorare il metano per rafforzare l’azione per il clima
L’Osservatorio è una piattaforma indipendente per le organizzazioni della società civile di tutta Europa. Consente agli attivisti del metano di migliorare la collaborazione transfrontaliera e di utilizzare il lavoro e i progressi degli altri per potenziare gli sforzi comuni. Il nuovo Osservatorio migliorerà la capacità della società civile di monitorare i progressi nell’attuazione del regolamento Ue sul metano e di trasformare i dati provenienti da un ecosistema in crescita di tecnologie di tracciamento del metano in azioni concrete in tutta Europa rafforzando così la presa di responsabilità dei diversi attori in tutta la catena di fornitura dei combustibili fossili. L’annuncio della creazione dell’Osservatorio era già stato accolto con favore durante la COP29 da Kadri Simson, ex Commissario europeo per l’energia.
Mentre l’Osservatorio mette in contatto e dà potere alla società civile, la campagna EDF Europe “Time for CH4nge” mira a ispirare un’ondata di azioni pubbliche. La sua missione è infatti quella di rendere il problema delle emissioni di metano urgente e risolvibile per questa generazione e per quella successiva. L’immagine simbolo della campagna, ideata dall’artista Nadieh Bremer, trasforma decenni di dati sul metano in immagini personalizzate che mostrano la quantità di metano immessa nell’atmosfera a partire dall’anno di nascita di un individuo, trasformando così le emissioni astratte in urgenza personale.
Helen Spence-Jackson, direttore esecutivo di EDF Europe, ha dichiarato: “Il metano è uno dei test più chiari per capire se siamo seri nel contrastare il cambiamento climatico. Questo gas sta facendo aumentare le temperature in questo momento, eppure abbiamo gli strumenti per ridurlo in modo rapido ed economico. Questo è il decennio che conta. Se non agiamo subito sul metano creeremo un mondo più caldo e pericoloso per i bambini di oggi e per quelli che verranno dopo di loro. Con l’Osservatorio, la società civile sarà in grado di monitorare i progressi e chiedere più responsabilità. E attraverso Time for CH4nge, stiamo costruendo un movimento che rende il metano visibile e impossibile da ignorare. Entrambe le iniziative sono progettate per trasformare la pressione pubblica in azione politica e dare alle generazioni future una possibilità più equa di un clima più sicuro”.
Sascha Müller-Kraenner, direttore esecutivo di DUH, ha dichiarato: ”Introducendo il regolamento UE sul metano e includendo le importazioni di combustibili fossili nel suo ambito di applicazione, l’UE ha dimostrato la sua leadership. In qualità di primo importatore di gas fossile, affronta le emissioni di metano a monte delle sue importazioni. Ora le organizzazioni ambientaliste di tutta l’UE devono responsabilizzare l’industria, i loro governi nazionali e la Commissione europea. Il nuovo Osservatorio della società civile sul metano rafforzerà questi sforzi fornendo una piattaforma ai suoi membri per scambiare esperienze e unire le forze oltre i confini nazionali”.
Durante la COP29, quando è stata annunciata per la prima volta l’iniziativa, Kadri Simson, ex Commissario europeo per l’energia, ha dichiarato: “Sono lieta di apprendere che le organizzazioni della società civile si stanno mobilitando in tutta Europa per lanciare l’”Osservatorio europeo della società civile sulle emissioni di metano“, un meccanismo essenziale per monitorare e sostenere la riduzione delle emissioni di metano”.
Perché dobbiamo agire subito sul metano:
Il metano (CH₄) intrappola 80 volte più calore della CO₂, alimentando un riscaldamento più rapido e condizioni meteorologiche più estreme. Tempeste più forti, incendi più grandi e ondate di calore più letali sono già qui, devastando le comunità e mettendo a rischio vite umane. [NASA, Metano]
Ridurre il metano ora ha un impatto immediato, a differenza della CO₂, che rimane nell’atmosfera per secoli, il metano si decompone in circa 7-12 anni. Ciò significa che ridurre le emissioni oggi rallenterà rapidamente il riscaldamento globale e ci farà guadagnare tempo prezioso per affrontare la CO₂ e gli altri inquinanti. [NASA, Metano]
I prossimi cinque anni sono fondamentali: per rimanere in linea con gli obiettivi di riduzione del metano per il 2030, è necessario attuare tagli importanti adesso. Ritardare l’azione significa favorire un ulteriore riscaldamento e peggiorare le condizioni meteorologiche estreme [IEA]. Ridurre il metano è uno dei modi più rapidi per rallentare il riscaldamento nel corso della nostra vita.