eToro e Klarna hanno deciso di sospendere i loro piani per un’offerta pubblica iniziale (IPO) per gli Stati Uniti in seguito agli annunci sui dazi del presidente Donald Trump. Da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato ulteriori tariffe estese sui beni importati dall’estero il 2 aprile 2025, il mondo intero è in subbuglio, con molte regioni che hanno risposto alla mossa.
Anche se Trump ritiene che queste tariffe potrebbero espandere l’economia statunitense e incoraggiare i consumatori ad acquistare più beni realizzati in America, i leader di tutto il mondo hanno sottolineato che la sua iniziativa potrebbe portare a conseguenze significative per le persone a livello globale. Inoltre, secondo la BBC, i funzionari sudcoreani hanno affermato che la guerra commerciale globale è ormai diventata realtà, mentre i rappresentanti canadesi hanno evidenziato i piani della regione di agire con determinazione e forza. Allo stesso tempo, le preoccupazioni per una guerra commerciale hanno fatto crollare le azioni dopo che Trump ha rilasciato il piano di tariffe estese che potrebbe avere un impatto negativo sull’economia mondiale.
Considerata la situazione attuale e l’elevata volatilità del mercato, molte aziende che cercano un’IPO negli Stati Uniti hanno deciso di rinviare i loro piani. Tra queste ci sono Klarna ed eToro, così come Medline e StubHub, e tutte citano l’instabilità del mercato come motivo della loro scelta.
Secondo fonti a conoscenza della questione citate da Reuters, Klarna ha momentaneamente sospeso i suoi accordi per l’IPO statunitense. La mossa potrebbe oscurare la ripresa del mercato delle IPO statunitense, poiché la quotazione di Klarna è stata considerata un potenziale stimolo per supportare altre aziende ad adottare un approccio simile. Tuttavia, secondo le stesse fonti, la fintech svedese potrebbe riesaminare i suoi piani se le condizioni di mercato diventassero più stabili e favorevoli. Un analista di ricerca di IPOX ha affermato che questo tipo di incertezza di mercato potrebbe portare qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore in cui opera, a sospendere i suoi piani di IPO a breve termine.
Inoltre, eToro, un broker online focalizzato sul social trading con sede in Israele, che ha presentato domanda per un’IPO negli Stati Uniti all’inizio di febbraio 2025, ha anche posticipato i suoi preparativi per l’offerta. Come dettagliato da Bloomberg, la società mirava a iniziare il suo roadshow per gli investitori nel prossimo periodo. Tuttavia, con le recenti tariffe e l’instabilità del mercato, lo ha bloccato a tempo indeterminato.