Nel 2024, Amazon ha continuato a combattere contro la vendita di prodotti contraffatti attraverso l’uso di strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo di responsabilizzare i contraffattori e potenziare le misure di protezione per i marchi. I sistemi di intelligenza artificiale dell’azienda sono stati in grado di fermare oltre il 99% delle violazioni sospette prima che i marchi dovessero rilevarle e segnalarle. Questo è stato riportato da Amazon in una comunicazione inviata a PYMNTS, in cui condivideva i dettagli del suo quinto “Brand Protection Report”. Grazie a queste tecnologie, Amazon è riuscita a ridurre del 35% il numero di segnalazioni valide di violazioni da parte dei marchi, nonostante l’aumento del numero di prodotti nel suo marketplace, come si legge su pymnts.com.
Per combattere i contraffattori, Amazon ha lavorato in collaborazione con i marchi e le forze dell’ordine, intraprendendo azioni legali e trasferendo casi alle autorità competenti. Dal 2020, anno del lancio della “Counterfeit Crimes Unit”, l’azienda ha intrapreso azioni legali contro oltre 24.000 criminali. Nel 2024, ha identificato, sequestrato e distrutto più di 15 milioni di articoli contraffatti.
Amazon ha inoltre visto un aumento nell’utilizzo delle sue funzionalità di protezione del marchio. Tra queste, il progetto “Project Zero”, che è stato adottato da 35.000 marchi dal suo lancio nel 2019, e il programma “Transparency”, che ha coinvolto più di 88.000 marchi, con oltre 2,5 miliardi di unità verificate come autentiche.
Nel 2024, l’azienda ha introdotto nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale, rafforzando i suoi programmi di protezione del marchio e migliorando la capacità di rilevamento delle violazioni. Questi strumenti permettono di analizzare il marketplace con una maggiore comprensione del contesto, andando oltre le semplici corrispondenze letterali.
Nonostante Amazon sia un leader nel contrastare i prodotti contraffatti, non è l’unico player nell’eCommerce ad affrontare questo problema. Un’indagine condotta dalla Michigan State University nel 2023 ha evidenziato che quasi il 70% dei consumatori ha acquistato inconsapevolmente prodotti contraffatti online almeno una volta nell’anno precedente.
Nel 2020, Amazon aveva istituito la sua “Counterfeit Crimes Unit”, un team composto da esperti legali, investigatori e analisti di dati, per garantire che i prodotti contraffatti non raggiungessero la sua piattaforma. L’anno successivo, l’azienda aveva lanciato “Project Zero”, utilizzando tecnologie avanzate e machine learning per individuare i prodotti contraffatti, basandosi anche sulla conoscenza che i marchi hanno della propria proprietà intellettuale.
Nel 2024, Amazon ha intentato una causa civile contro alcune aziende e individui accusati di aver presentato reclami falsi o ottenuto marchi non validi per rimuovere i concorrenti dal suo marketplace.