di PIerfrancesco Malu
Nei giorni scorsi, le autorità antitrust europee hanno accusato Google di aver violato due importanti norme dell’Ue e hanno ordinato ad Apple di aiutare i concorrenti a connettersi con i suoi iPhone e iPad, proseguendo con una repressione geopolitica contro le Big Tech. La Commissione europea ha preso questa decisione nonostante le minacce del Presidente Donald Trump di imporre tariffe ai Paesi che impongono multe alle aziende statunitensi.
Il caso Google si è concentrato sul fatto che l’azienda impedirebbe agli sviluppatori di app di informare gli utenti sulle offerte al di fuori del suo app store Google Play. La Commissione ha anche emesso due ordini ad Apple per aprire il suo ecosistema ai rivali, sei mesi dopo aver avviato i cosiddetti procedimenti di specificazione contro il produttore di iPhone, così come si legge su tvpworld.com.
La prima accusa nel caso Google si è concentrata sulle pratiche dell’azienda sul suo app store Google Play. Alphabet impedisce tecnicamente agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso altri canali per offerte migliori, hanno affermato gli enti regolatori. Una commissione di servizio addebitata dall’azienda per facilitare l’acquisizione iniziale di un nuovo cliente da parte di uno sviluppatore di app tramite Google Play va oltre ciò che è giustificato, hanno aggiunto.
Nella seconda accusa, i regolatori hanno affermato che Google ha favorito i propri servizi, come Google Shopping, Google Hotels e Google Flights, rispetto ai rivali. Il capo dell’antitrust dell’Ue Teresa Ribera ha affermato in una dichiarazione che le misure “garantiscono che Alphabet rispetti le norme dell’Ue quando si tratta di due servizi ampiamente utilizzati da aziende e consumatori in tutta l’Ue, Google Search e i telefoni Android“. Google ha risposto, affermando che le norme sulla concorrenza dell’Ue stanno danneggiando consumatori e aziende.
Il primo ordine dell’Ue contro Apple richiede all’azienda di fornire ai produttori rivali di smartphone, cuffie e visori per realtà virtuale l’accesso alla sua tecnologia e al suo sistema operativo mobile in modo che possano connettersi senza problemi con iPhone e iPad. Il secondo stabilisce una tempistica per Apple per rispondere alle richieste degli sviluppatori di app, affinché i suoi sistemi siano interoperabili con altri.
Apple, inoltre, ha affermato che l’ordine dell’Ue danneggerebbe gli utenti e aiuterebbe i suoi rivali. Google, a cui l’Ue ha multato più di otto miliardi di euro negli ultimi decenni per varie violazioni antitrust, rischia multe fino al 10% delle sue vendite annuali globali se ritenuta colpevole di violazione del DMA.