Quando l’assistente di intelligenza artificiale di Apple, Siri, ha debuttato nel 2011, è stato un evento rivoluzionario. Questa tecnologia, infatti, ha consentito agli utenti di parlare con il loro smartphone. Le capacità di Siri sono state rese possibili dall’apprendimento automatico, all’avanguardia all’epoca.
Oggi, invece, Siri si trova in ritardo rispetto a concorrenti come Alexa di Amazon, Gemini di Google per dispositivi Android e Galaxy AI di Samsung. A ogni modo, nelle scorse settimane, Apple ha dichiarato a Reuters che i miglioramenti di Siri sarebbero stati ritardati fino al 2026. In precedenza, aveva dichiarato che Siri avrebbe visto miglioramenti quest’anno, come si legge su pymtns.com.
Si tratta di una caduta in disgrazia notevole per Siri, culminata in una mossa insolita da parte di Apple: la retrocessione del dirigente responsabile.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il ceo di Apple, Tim Cook, avrebbe rimosso il responsabile dell’intelligenza artificiale John Giannandrea, ex responsabile della ricerca e dell’intelligenza artificiale di Google, dalla supervisione di Siri. Al suo posto, il creatore di Vision Pro Mike Rockwell si occuperà dell’aggiornamento di Siri.