Il Digital Dollar Project ha pubblicato un white paper di revisione riguardante la modernizzazione digitale dell’USD. La revisione esamina anni di ricerca sulla necessità di modernizzazione digitale dell’USD, di preservare il primato dell’USD e di integrare nuove tecnologie per creare efficienze nel sistema finanziario statunitense.
Nonostante i progressi nell’evoluzione delle risorse digitali e del denaro, la tecnologia in cui opera il dollaro al momento sta dimostrando i suoi limiti nel mondo digitale. Dopo anni di ricerca e collaborazione su questo argomento in continua evoluzione, il white paper di Digital Dollar offre una panoramica sulle tecnologie emergenti e sul loro potenziale per la modernizzazione digitale.
I veicoli di pagamento continuano ad espandersi da banconote fungibili e banconote elettroniche a valute digitali uniche e stabili come depositi tokenizzati, stablecoin e CBDC estere. Ciò significa che la modernizzazione dell’USD è fondamentale per la capacità dell’America di competere nell’economia globale.
Poiché l’ordine esecutivo della Casa Bianca ha proibito alle agenzie federali statunitensi di intraprendere qualsiasi azione per stabilire, emettere o promuovere valute digitali delle banche centrali nel gennaio 2025, il rapporto del Digital Dollar Project analizza una serie di innovazioni, ritenendo che il futuro globale includerà depositi tokenizzati, stablecoin, CBDC estere e asset digitali centralizzati e decentralizzati.
Il documento offre una serie di raccomandazioni per supportare la modernizzazione, tra cui per le banche e le istituzioni finanziarie non bancarie per guidare i casi aziendali di leva e promuovere un impegno per ottimizzare servizi e prodotti. Tali istituzioni dovrebbero anche considerare l’opportunità per le utility del mercato finanziario (FMU) di guidare lo sviluppo e l’implementazione dell’infrastruttura del dollaro digitale per applicazioni e casi d’uso.
Il documento suggerisce inoltre che le FMU dovrebbero allinearsi su nuovi potenziali modelli di liquidazione e mutualizzazione delle perdite insieme a quadri operativi e di rischio più ampi, guidando al contempo iniziative di interoperabilità e sviluppando standard comuni. Inoltre, raccomanda che legislatori, istituti politici e associazioni di categoria collaborino per affrontare l’ambiguità normativa e promuovere una legislazione che crei adeguate tutele e pari opportunità per una crescita responsabile.