Nel 2024, la raccolta premi del settore assicurativo italiano ha registrato una crescita rispetto al 2023, sia nei rami Danni (+7,9%) ma soprattutto in quelli Vita (+19,9%). “Si tratta di un risultato positivo – ha commentato il presidente ANIA, Giovanni Liverani – che va nella direzione auspicata di avvicinare il nostro Paese, in termini di protezione assicurativa, alle altre economie più avanzate in Europa. L’Italia è già tra i leader in varie dimensioni socioeconomiche ma in termini di protezione e previdenza privata è decisamente sotto assicurata rispetto ai nostri peers europei e, quindi, potenzialmente più fragile. In Italia l’incidenza dei premi sul PIL nel settore delle assicurazioni Danni (escluso il settore Auto) si attesta a meno della metà rispetto agli altri principali Paesi europei. Dobbiamo, perciò, intensificare la nostra azione per ridurre questo gap e rafforzare la protezione autonoma delle famiglie e delle imprese. A fronte della positiva dinamica dei premi osservata“.
“Stimiamo che, nel 2024, il settore assicurativo abbia fornito prestazioni verso i propri assicurati e sostenuto spese di gestione assicurativa del comparto Danni per quasi quaranta miliardi – ha aggiunto il presidente – gestendo oltre diciotto milioni di sinistri; nel settore Vita, a fronte di oltre trentasette milioni di polizze attive, ha gestito soluzioni di risparmio previdenziale e di investimento per oltre 860 miliardi, come detto, ancora su livelli inferiori rispetto ad altre economie”. Questi risultati positivi si inseriscono, peraltro, in un contesto macroeconomico e finanziario in miglioramento rispetto all’anno precedente.
In particolare, l’aumento del reddito reale delle famiglie italiane nel corso dell’anno si è riflesso in una crescita della propensione al risparmio, di cui hanno beneficiato anche le polizze Vita. A ciò si sono aggiunte le politiche monetarie più accomodanti e il miglioramento delle prospettive di stabilità finanziaria. Anche questi fattori hanno contribuito a sospingere gli investitori verso prodotti assicurativi di risparmio, sia quelli con rendimento garantito (polizze di Ramo I) sia quelli legati ai mercati finanziari (polizze di Ramo III).
Da ultimo, la lieve ripresa economica, la domanda di coperture contro nuovi rischi emergenti (come ad esempio, eventi naturali e climatici, rischi cyber) e la crescente attenzione alla salute hanno sostenuto la crescita dei rami Danni. Complessivamente i premi raccolti nel 2024 da tutte le imprese (sia italiane sia rappresentanze o imprese in LPS) operanti nel nostro Paese hanno sfiorato i centosettanta miliardi, in crescita del 16,2% rispetto a quanto raccolto nel 2023, anno in cui il volume premi risultava invece in lieve calo (-1,2%).
Raccolta Complessiva
Sulla base delle informazioni fornite anticipatamente (e quindi ancora provvisorie) dalle imprese di assicurazione, l’ANIA dispone dei dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2024 per il portafoglio diretto italiano dei rami Danni e Vita. I dati si riferiscono alle imprese:
• con sede legale in Italia
• con sede legale in paesi europei ed extra-europei con rappresentanza stabilita in Italia
• operanti in regime di libera prestazione di servizi (LPS) ma che fanno parte dell’Albo gruppi IVASS.
Con riferimento alle sole imprese di assicurazione nazionali e alle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee, nel 2024 la raccolta premi complessiva ha superato i centocinquanta miliardi, in aumento del 16% rispetto alla raccolta premi del 2023, ma con una diversa intensità di incremento fra i due macro-comparti: all’espansione del volume della raccolta premi nel settore Danni (+7,5%) si è accompagnato l’aumento più deciso nel comparto Vita (+19,5%). Conseguentemente, l’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Prodotto Interno Lordo è risultata in aumento, attestandosi al 6,9% (era 6,1% nel 2023).
Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento (campione rappresentativo del 94% del mercato Vita e Danni) hanno registrato nel 2024 una crescita dei premi contabilizzati di circa il 7%. Vi ha contribuito il marcato aumento dei premi del settore Danni (+10,5%) e una lieve contrazione di quelli del settore Vita (-0,8%). Con un volume premi (per il campione di imprese rilevato) pari a circa undici miliardi, le rappresentanze di imprese europee hanno inciso per il 6,5% sulla raccolta totale.
Le imprese che operano in libera prestazione di servizi (LPS), facenti parte di gruppi assicurativi IVASS che hanno aderito alla rilevazione (la quasi totalità), hanno contabilizzato oltre sei miliardi di premi registrando un aumento, a campione omogeneo, del 47% rispetto al 2023. Raccolta premi dei rami Vita – Con riferimento alle sole imprese nazionali e alle rappresentanze di imprese extra europee, nel 2024 la raccolta premi nei rami Vita ha superato i 110 miliardi, in aumento del 19,5% rispetto al 2023 quando invece i premi diminuivano del 3,5%. L’aumento è stato determinato principalmente dalle polizze Unit-Linked (ramo III) ma in parte anche dalle polizze sulla Vita umana (ramo I).
Infatti, i premi di ramo III (Polizze Linked) sono aumentati nel 2024 di circa il 50% (per un ammontare che ha superato i 31 miliardi), come conseguenza sia di condizioni maggiormente favorevoli dei mercati finanziari sia di una maggiore preferenza dei risparmiatori per soluzioni di investimento più dinamiche. Allo stesso modo – ma con una percentuale di crescita più contenuta – i premi del ramo I (Vita umana) sono aumentati nel 2024 dell’11% superando i 73 miliardi in termini di volume. Ha contribuito a tale sviluppo sia la crescita della propensione al risparmio delle famiglie italiane (per effetto di un aumento del reddito reale) sia il progressivo (anche se lento) calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Sono, infine, cresciute del 44,5% le polizze di ramo V – Capitalizzazione i cui premi hanno sfiorato, a fine 2024, un miliardo e mezzo e quelle di ramo IV – Malattia (+17,3%) con un volume premi di 323 milioni. In diminuzione di circa il 2% i premi del ramo VI – Fondi pensione che ha contabilizzato una raccolta pari a 3,8 miliardi. L’incidenza della raccolta Vita totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in aumento ed è stata pari al 5,0% nel 2024 (era 4,3% nel 2023).
Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento (campione rappresentativo dell’86% del settore Vita) hanno registrato nel 2024 una lieve riduzione dei premi contabilizzati (-0,8% per 3,4 miliardi di volume), come risultato, da un lato, dell’aumento dei premi delle polizze di ramo I (+27,0%) che costituiscono il 45% e, dall’altro, della diminuzione delle polizze di ramo III – Linked (-15,3%) che rappresentano il restante 55%. Le imprese operanti in LPS (che raccolgono premi solo nel ramo III) hanno registrato un forte incremento (+46,9%), per un volume di poco superiore ai sei miliardi.
Raccolta premi dei rami Danni
Alla fine del 2024 i premi contabilizzati nei rami Danni delle imprese nazionali ed extra-europee sono risultati in crescita del 7,5% rispetto al 2023 per un volume che ha sfiorato i 41 miliardi. Questo risultato è stato determinato da:
• un aumento dei premi del ramo R.C. Auto (+6,5%)
• una crescita significativa dei premi negli altri rami Danni (+7,9%)
La crescita dei premi del ramo R.C. Auto è essenzialmente legata all’andamento del costo dei sinistri, che ha risentito in modo significativo del rialzo dell’inflazione osservato a partire dai primi mesi del 2022. Nel triennio 2022-24, infatti, il costo dei pezzi di ricambio si è accresciuto del +14,2% mentre i danni alla persona sono stati rivalutati di oltre il 16% (a fronte di un’inflazione generale del +15,4%). Nello stesso periodo il premio medio R.C. Auto è cresciuto di poco più dell’11,0%. Va comunque evidenziato che dal 2012 al 2024 si è registrata complessivamente una riduzione del premio medio di oltre il 25%. I dati relativi agli altri rami Danni confermano una forte accelerazione del settore, segno di un crescente interesse degli italiani verso la protezione contro i rischi legati alla persona, ai beni e al patrimonio.
L’intero comparto ha registrato un aumento del 7,9%, con una crescita dei premi riscontrabile in quasi tutti i rami assicurativi; quelli che hanno registrato una variazione positiva, uguale o superiore alla media sono stati i seguenti: Assistenza (+8,2%), Incendio (+11,2%), Malattia (+12,1%), Corpi veicoli terrestri (+14,0%) e Perdite pecuniarie (+14,6%).
Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media ma comunque positivi: il settore Credito e Cauzione (+2,3%), Infortuni (+2,9%), R.C. Generale (+3,4%), Altri danni ai beni (+5,0%) e Tutela legale (+6,3%). Solo il settore Trasporti ha registrato una leggera contrazione dello 0,7%. L’incidenza della raccolta Danni totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in lieve aumento ed è stata pari all’1,9% nel 2024 (era 1,8% nel 2023). Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento (campione rappresentativo del 98% del settore Danni) hanno contabilizzato premi per 7,5 miliardi, con un aumento (+10,5%) ancora più marcato di quello registrato dalle imprese nazionali. I premi del ramo R.C. Auto (circa 1,6 miliardi) sono risultati in aumento di oltre il 30% e i rami diversi dalla R.C. Auto hanno registrato una variazione positiva del 6%. A questi incrementi ha contribuito il crescente utilizzo da parte di queste imprese di canali telematici e, soprattutto, dei comparatori che stanno modificando le abitudini d’acquisto delle polizze assicurative, in particolar modo di quelle R.C. Auto.
Il ramo R.C. Generale (con un volume di 1,6 miliardi, oltre il 20% del totale complessivo) ha registrato nel 2024 una variazione positiva del 4,2%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre cinquecento milioni, si è registrato l’aumento del ramo Infortuni (563 milioni, +2,1%), del ramo Corpi veicoli terrestri (572 milioni, +33,3%) e del ramo Altri danni ai beni (713 milioni, +5,3%). In diminuzione di oltre il 10% il ramo Credito che ha contabilizzato 697 milioni.