Un percorso di interventi mirati per ottenere un prezzo dell’energia elettrica più vicino ai bisogni di famiglie e imprese. Agici e Accenture hanno presentato i risultati dell’analisi ‘Un prezzo dell’elettricità più equilibrato per la sostenibilità e la competitività del Paese’, in occasione del venticinquesimo Workshop annuale dell’Osservatorio Utilities Agici-Accenture.
L’analisi ha esaminato le cause che rendono il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia tra i più alti d’Europa e ha delineato un percorso per ridurlo fino al 20% nei prossimi cinque anni, portandolo ai livelli di Germania e Regno Unito. Dalla ricerca emerge che l’Italia ha un prezzo all’ingrosso dell’elettricità fra i più elevati d’Europa (109 euro/MWh nel 2024, quasi il doppio rispetto, ad esempio, alla Francia), gli impatti sulla competitività delle imprese e sul costo della vita dei cittadini sono molto elevati.
Il percorso individuato dallo studio passa in primo luogo per le riforme di mercato, riducendo il ruolo del gas come price setter. Inoltre emerge come necessaria l’accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili, incrementando la capacità installata e l’elettricità generata attraverso interventi mirati per favorire il repowering, la semplificazione delle procedure autorizzative e l’implementazione di strumenti di supporto, anche competitivi, come il Fer X transitorio e successivi.
Infine, terzo cardine di questo percorso è la riduzione del costo del gas, da attuare attraverso azioni quali negoziazioni uniche a livello Ue e investimenti in infrastrutture per diversificare ulteriormente le fonti di approvvigionamento.