Paragon Solution, azienda israeliana, avrebbe deciso di rescindere il suo contratto con l’Italia. Nei giorni scorsi, il cui software militare di hacking della società sarebbe stato utilizzato per spiare circa novanta giornalisti e attivisti in tutto il mondo. In una nota, palazzo Chigi ha spiegato: “La presidenza del Consiglio esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence, e quindi del governo, compresi i giornalisti“.
Secondo una fonte anonima di The Guardian, come si legge su Today.it, Paragon avrebbe inizialmente sospeso il contratto con l’Italia in seguito alle prime accuse di potenziale abuso del software spia. Paragon avrebbe, dunque, determinato che l’Italia aveva violato i termini di servizio e il quadro etico concordato nell’ambito del contratto tra le due parti.