“Credo che l’evoluzione dei pagamenti digitali sia confermata dai numeri: in Europa siamo passati nel giro di un paio di anni da una quota del 17% a circa il 22%. I bonifici istantanei valevano quasi zero nel 2018 e oggi sono quasi al 20%“. Così Stefania Boschetti, ceo Ey in Italia, apre l’evento ‘Women in Payments’ presso la sede di Ey a Milano, il primo evento italiano dello “European Women Payments Network’ (Ewpn), associazione pan-europea volta a sostenere e guidare le professioniste donna nel realizzare il loro pieno potenziale individuale e avere un percorso di successo personale, contribuendo alla crescita del settore dei pagamenti e delle fintech.
E Boschetti sottolinea: “Oggi si parla di pagamenti digitali, credo che questo tema sia uno dei gangli attraverso cui la rivoluzione digitale che sta attraversando l’industria della finanza rappresenti un punto evolutivo di particolare importanza. Ci troviamo di fronte ad attori diversi rispetto a quelli del passato, i soggetti preposti al regolamentazione del mercato, come per esempio Bankitalia, devono navigare in un complesso equilibrio tra rischi e innovazione, tra la regolamentazione la tutela del mercato da una parte e la competitività dall’altra e sono riflessioni all’ordine del giorno in Europa“.
Sul fronte dei pagamenti nel nostro Paese, aggiunge Boschetti: “Sicuramente il trend italiano, guardando nell’ultimo quinquennio, ha avuto una crescita sulla parte digitale di forse più del doppio rispetto al livello europeo, questo perché l’Italia sta cercando di recuperare il gap che storicamente si è creato su questi su questi temi. Credo sia importante supportare in questo paese questo trend, quando si parla di tecnologia in qualsiasi settore a partire dal nostro come società di consulenza e arrivare ai settori dell’industria, della finanza, però c’è un rovescio della medaglia che sappiamo tutti essere il lavoro e quindi l’equilibrio persone e tecnologia è sempre un equilibrio molto delicato“.
Quindi Stefania Boschetti, ceo Ey in Italia, lancia un messaggio: “Facendo una riflessione specifica sul tema dei pagamenti, guardando il nostro paese, forse c’è una terza faccia della medaglia che voglio provare a immaginare, quella di favorire con questo strumento insieme ad altri un percorso di modernizzazione che vada verso l’educazione finanziaria soprattutto degli utenti e degli operatori economici di cui abbiamo bisogno, che nasce attraverso la tracciabilità, attraverso la certezza delle transazioni, che favorisce l’emersione rispetto all’evasione fiscale. Un’opportunità per il nostro paese di modernizzazione e di maggiore competitività attraverso la semplificazione dei processi, anche nei confronti della piccola e media impresa in Italia“.