Mettersi alla guida dopo aver bevuto qualcosa di alcolico è da sempre una pessima idea. Anche piccole quantità di etanolo potrebbero essere sufficienti per rallentare i riflessi, ridurre il campo visivo e alterare il sistema nervoso, mettendo a rischio la sicurezza di chi guida e degli altri utenti della strada.
Il nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre, ha introdotto sanzioni ancora più severe per chi guida in stato di ebbrezza. Le penalità dipendono dal tasso alcolemico riscontrato nel sangue del conducente. Con un livello compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, si rischia una multa che può variare da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi. Per tassi alcolemici tra 0,8 e 1,5 g/l, si sfocia nel penale con l’arresto fino a sei mesi, ammende che possono raggiungere più di tremila euro e sospensione della patente fino a un anno. Oltre 1,5 g/l, le conseguenze diventano ancora più pesanti: arresto fino a un anno, multe fino a seimila euro e sospensione della patente fino a due anni. I neopatentati, inoltre, devono rispettare regole di tolleranza zero con divieto assoluto di consumo di alcol nei primi tre anni di guida. In tutti i casi di guida in stato di ebbrezza, inoltre, si applica una decurtazione di dieci punti dalla patente.
Tendenze di ricerca. In questo contesto, QualeScegliere.it – il portale nato per semplificare la scelta d’acquisto provando, analizzando e confrontando i prodotti in commercio – ha registrato un forte aumento di interesse verso gli etilometri, strumenti utili a misurare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida ed evitare sanzioni.
Dalla seconda settimana di dicembre (quando è entrato in vigore, appunto, il nuovo Codice della Strada), l’interesse verso gli etilometri sul portale ha registrato una crescita repentina, con un incremento del 325% rispetto alla settimana precedente. Il trend è proseguito con un ulteriore aumento del 56% nella terza settimana e del +125% nella quarta settimana di dicembre. Anche nella prima settimana di gennaio, l’interesse è cresciuto ulteriormente con +29% rispetto ai sette giorni precedenti.
Le ricerche sono prevalentemente maschili (78% degli utenti) e provengono in gran parte da regioni del Nord Italia: Lombardia (26%), Emilia-Romagna (19%) e Veneto (17%). Le fasce d’età più interessate sono i 45-54enni (37%), seguiti dai 25-34enni (17%).
Come scegliere l’etilometro? QualeScegliere.it, nella sua guida dedicata, consiglia di acquistare modelli che offrano la maggior affidabilità possibile, raccomandando di affidarsi a brand più conosciuti anche quando leggermente più costosi di altri, tra cui Ace, BACKtrack, Winload e BLO.
Come scegliere il migliore per le proprie esigenze? I sensori degli etilometri attualmente in commercio utilizzano principalmente quattro tecnologie: a combustione catalitica, a semiconduttore, elettrochimici e a infrarossi. Nella sua guida all’acquisto, QualeScegliere.it ha deciso di non considerare i sensori a infrarossi perché, essendo molto sofisticati, possono arrivare a costare migliaia di euro, per cui vengono utilizzati solamente dalle forze dell’ordine e dalle strutture sanitarie specializzate.
Vengono quindi presi in considerazione i dispositivi per uso personale acquistabili dal consumatore comune. La differenza principale tra le varie tipologie risiede nel grado di precisione offerto dal tipo di sensore. Per capire il livello di accuratezza di un etilometro bisogna dunque controllare il margine di errore, espresso solitamente in % su 0,50 g/l.
Sensori a combustione catalitica. Detti anche “hot wire” (cavo caldo), questi sensori si trovano negli apparecchi più economici, i quali si presentano spesso sotto forma di piccoli gadget o portachiavi. Lo scarto di errore può superare il +/- 30%. Hanno in media un costo variabile tra i 6 (per i portachiavi più piccoli) e i 10 euro.
Sensori a semiconduttore. Questa tecnologia viene impiegata nei dispositivi di fascia economica pensati per uso personale. Siccome questi sensori sono ideati per la rilevazione di gas generici, potrebbero essere influenzati da altre componenti chimiche. Per questo motivo lo scarto di errore si aggira intorno al +/- 15%. In tale categoria rientrano anche i sensori a semiconduttore specifico. Essendo questa tecnologia ideata appositamente per reagire con l’alcol, il margine di errore per questi sensori è leggermente più basso, pari a circa +/- 10%. Il costo varia da 8 euro dei modelli più economici fino ad arrivare a 80 euro per i modelli più avanzati e a semiconduttore specifico.
Sensori elettrochimici. Questa tecnologia è utilizzata negli apparecchi professionali impiegati dalle forze dell’ordine. Gli etilometri appartenenti a questa categoria hanno quindi un costo molto più elevato e presentano uno scarto di errore di +/- 4%. Se al platino, il margine di errore può essere ancora più esiguo. Il costo dell’etilometro dipende da numerosi fattori, i principali dei quali sono il tipo di sensore, che ne determina l’affidabilità in termini di margine di errore, le dimensioni e il numero di funzioni accessorie. Il costo va da un minimo di 80 euro per i modelli più semplici, comunque molto validi, fino a superare i 500 euro per i dispositivi più avanzati che consentono anche, grazie a un sistema di stampa integrato, di produrre un report con tutti i dati e i risultati ottenuti esattamente come gli etilometri ufficiali utilizzati dalle forze dell’ordine in sede di controlli.