Apple è sotto processo a Londra con l’accusa di aver abusato della posizione dominante del suo store digitale nel Regno Unito. In caso di verdetto sfavorevole, l’azienda, potrebbe essere condannata a risarcire gli utenti britannici per oltre un miliardo e mezzo di sterline. La causa è stata intentata da Rachael Kent, un’accademica del King’s College di Londra. Tuttavia, secondo la legge britannica, in questo tipo di class action, tutte le persone potenzialmente interessate sono incluse di default nel procedimento (e possono beneficiare di eventuali risarcimenti) a meno che non si dissocino volontariamente.
La decisione del processo – che durerà sette settimane presso il Competition Appeal Tribunal – si applicherà a circa venti milioni di possessori di iPhone o iPad che hanno utilizzato le funzioni a pagamento dell’App Store nel Regno Unito tra la fine del 2015 e la fine del 2024, spiegano i querelanti in una nota. Apple, in base all’accusa, ‘richiede che tutte le applicazioni native (progettate specificamente per il suo sistema operativo, ndr) siano distribuite nell’App Store’ e che ‘non ci possono essere alternative’ al suo negozio di applicazioni. Il testo, depositato dai querelanti a maggio 2021, chiede quindi un risarcimento superiore a un miliardo di sterline, basato sul fatto che viene ‘imposto un ricarico del 30% sulle applicazioni acquistate tramite l’App Store’, senza consentire una vera concorrenza.