Il governo australiano si dichiara preoccupato per la decisione di Meta di rivedere la sua policy in materia di attività di fact-checking per i social Facebook e Instagram negli Stati Uniti.
Queste le parole del ministro delle Finanze australiano, Jim Chalmers, nel corso di una intervista televisiva. “La disinformazione è molto pericolosa e l’abbiamo vista esplodere negli ultimi anni” ha spiegato il ministro sottolineandone gli effetti “dannosi” per la democrazia e anche per la salute mentale delle persone.
Il governo australiano si è ripetutamente attivato per cercare di limitare sui social network la disinformazione e i contenuti ritenuti dannosi, pur non riuscendo a introdurre sanzioni, e a fine 2024 ha approvato nuove norme per impedire ai minori di sedici anni di iscriversi sulle piattaforme social.
La società australiana di fact-checking AAP FactCheck ha comunque reso noto che il contratto in essere con Meta relativo ad Australia, Nuova Zelanda e all’area del Pacifico non verrà impattato dal nuovo orientamento del gruppo negli Stati Uniti.