L’ultimo aggiornamento della direttiva sui servizi di pagamento, PSD3, è in lavorazione da due anni e si prevede che le linee guida definitive saranno pubblicate quest’anno. Per quanto riguarda i dettagli relativi ai consumatori, le proposte indicano che i PSP con funzionalità di account online devono creare autorizzazioni che consentano agli utenti di acconsentire alla condivisione delle proprie informazioni con terze parti e in cui gli utenti possano monitorare a chi è stato consentito tale accesso, come si legge su pymnts.com.
Gli istituti finanziari saranno obbligati a dare alle società di pagamento ( vale a dire alle società non bancarie ) accesso alle informazioni sui conti dei titolari. Inoltre, alle società non bancarie è consentito l’accesso a tutti i sistemi di pagamento operanti nell’UE, con il diritto delle società non bancarie di avere conti bancari collegati a tali sistemi.
A un livello elevato, PSD3 richiederà un periodo di transizione di diversi mesi che cambierà il modo in cui i PSP gestiscono i dati e proteggono dalle frodi. Il Framework for Financial Data Access (FIDA), che prende il suo posto accanto a PSD3 e PSR, aiuta a governare l’effettiva condivisione dei dati a livello di cliente .
Le aziende saranno tenute a migliorare le funzioni di conferma del beneficiario nel tentativo di aggiungere un ulteriore livello di difesa contro le frodi. Le entità di pagamento e gli istituti finanziari devono inoltre migliorare il monitoraggio delle transazioni e agire per informare i consumatori sulle frodi nei pagamenti.
La Strong Customer Authentication, inizialmente introdotta tramite PSD2, è anch’essa in fase di perfezionamento tramite l’ultima iterazione della direttiva. In particolare, la PSD3 potrebbe imporre che la SCA venga utilizzata nel momento in cui una carta viene registrata in un portafoglio digitale.
Inoltre, la PSD3 non sarebbe una svolta per le società di pagamenti che operano esclusivamente all’interno dei confini degli Stati Uniti. Ma data la portata globale di molte di queste società, la FIDA, come notato sopra, chiarisce almeno alcuni dei modi e dei mezzi in cui verrà gestito l’open banking.