EIT RawMaterials e Tapojärvi uniscono le forze per promuovere l’innovazione e l’occupazione nel settore delle materie prime in Europa con l’Open Innovation Challenge 2025. L’iniziativa invita gli studenti di tutta Europa a sviluppare soluzioni a rifiuti zero per l’industria mineraria, siderurgica e forestale, con la possibilità di ottenere stage o posizioni permanenti all’interno del Gruppo Tapojärvi.
“Questi partenariati sono la spina dorsale della futura competitività dell’Europa – ha dichiarato Bernd Schäfer, ceo di EIT RawMaterials – EIT RawMaterials fornisce le conoscenze e la rete, mentre Tapojärvi offre l’esperienza e un ambiente reale per la crescita degli innovatori. Insieme, stiamo creando opportunità che portano avanti soluzioni sostenibili e rafforzano la leadership europea nell’economia circolare”.
Gli studenti di tutta Europa potranno partecipare alla sfida di sviluppare soluzioni innovative e scalabili per il riutilizzo dei materiali di scarto dell’industria mineraria, siderurgica e forestale, come la trasformazione delle scorie e delle polveri della produzione di acciaio in materiali da costruzione.
Tapojärvi, un’azienda finlandese a conduzione familiare, è rinomata per i suoi servizi sostenibili di estrazione e macinazione che riducono l’impatto ambientale e conservano le risorse naturali. Con l’obiettivo di diventare l’azienda leader nell’economia circolare entro il 2035, Tapojärvi tratta sottoprodotti industriali ed è pioniere di nuove soluzioni per l’industria mineraria.
“Per noi l’Open Innovation Challenge è un’iniziativa strategica per attingere a talenti globali, in particolare alle università europee rinomate per l’innovazione e le scoperte tecnologiche – Seppo Ahola, Chief Innovation Officer di Tapojärvi – La nostra precedente sfida in collaborazione con EIT Raw Materials nel 2023 ha stabilito un nuovo punto di riferimento, con una creatività e un entusiasmo notevoli da parte degli studenti, e siamo entusiasti di vedere le nuove idee e i nuovi partecipanti che la prossima sfida porterà”.
Grazie alla collaborazione tra studenti e leader dell’industria delle materie prime come Tapojärvi, le Open Innovation Challenges di EIT RawMaterials affrontano le sfide industriali e ambientali del mondo reale e offrono agli studenti un’esperienza pratica che li prepara a una carriera nel settore delle materie prime. Queste iniziative svolgono un ruolo fondamentale nell’affrontare il deficit di competenze nel settore delle materie prime, che avrà bisogno di 1,2 milioni di professionisti qualificati entro il 2030.
L’Open Innovation Challenge 2025 offre agli studenti di Ingegneria ambientale, Ingegneria chimica, Metallurgia e campi affini la possibilità di applicare le loro conoscenze a sfide industriali reali. Le squadre più performanti riceveranno un coaching esperto, concorreranno per un premio di diecimila euro e otterranno opportunità di stage o ruoli permanenti all’interno del Gruppo Tapojärvi. I vincitori dello scorso anno, ReAct, un team dell’Università Tecnica di Madrid, hanno sviluppato un concetto innovativo per trasformare le ceneri volanti, un sottoprodotto dell’industria forestale, e il legno in carbone attivo per la purificazione dell’aria e dell’acqua.
Colmando il divario tra istruzione e industria, EIT RawMaterials e Tapojärvi contribuiscono a promuovere una generazione di professionisti qualificati pronti a guidare la transizione dell’Europa verso un’economia circolare. Questa partnership esemplifica come le iniziative pubblico-private possano raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, creare valore economico e rafforzare la resilienza industriale dell’Europa.
Oltre a ospitare sfide di innovazione aperta per l’industria, l’EIT RawMaterials si concentra sul colmare il divario di competenze nel settore delle materie prime attraverso iniziative come Girls Go Circular, che ha fornito a oltre cinquantanove studentesse europee di età compresa tra i quattordici e i diciannove anni competenze digitali e imprenditoriali nell’economia circolare. Un altro impegno fondamentale è l’Iniziativa per l’istruzione superiore, che coinvolge più di trecentocinquanta università nella creazione di piani d’azione per migliorare la capacità imprenditoriale e di innovazione a tutti i livelli. Inoltre, ha sostenuto oltre 1.200 start-up, favorendo l’innovazione e la crescita del settore.