Nel mese di novembre il mercato dei veicoli commerciali registra il quarto calo consecutivo, con 16.107 immatricolazioni: oltre tremila unità in meno rispetto alle 19.151 dello stesso mese 2023, una flessione del 15,9%. Il 2024 si caratterizza per un andamento a due velocità: i primi sette mesi dell’anno hanno mostrato una crescita costante – frutto anche della raccolta ordini di fine 2023 – mentre negli ultimi quattro mesi il mercato è andato in retromarcia.
La crescita complessiva nei primi undici mesi dell’anno si attesta al 2,5%, con 183.336 unità rispetto alle 178.829 di gennaio-novembre 2023. Le immatricolazioni di veicoli elettrici puri mostrano una quota ferma all’1,9% nei primi 11 mesi, in calo rispetto al 3,3% dello stesso periodo del 2023, mentre nel mese di novembre si attestano al 2,5% rispetto all’1,9% di un anno fa.
UNRAE stima per la chiusura del 2024 un mercato a 198mila immatricolazioni, con un lieve incremento (+0,7%) rispetto alle 196.552 unità del 2023, confermando una sostanziale tenuta del comparto nonostante le difficoltà congiunturali. La previsione per il 2025 è di 190mila immatricolazioni, in calo del 4% (meno ottomila unità), ma comunque superiore alla media degli ultimi otto anni, che si attesta a 183.500 unità.
Il presidente Michele Crisci sottolinea: “Per il comparto dei veicoli commerciali il piano di incentivi Ecobonus 2024 ha evidenziato alcune criticità nella sua struttura, con il conseguente residuo di circa 14 milioni di euro sui 53 stanziati. Pertanto, auspichiamo l’adozione di un piano pluriennale a partire dal 2025, che tenga in considerazione i correttivi più volte proposti per migliorarne l’efficacia. A questo, bisognerebbe accompagnare risorse finanziarie mirate ad interventi specifici, ad esempio nell’ambito della fiscalità, al fine di centrare con determinazione gli ambiziosi obiettivi di transizione energetica tracciati dall’Unione Europea“.
In linea con il Rapporto sulla Competitività presentato da Mario Draghi alla Commissione Europea lo scorso 9 settembre, UNRAE ribadisce l’importanza cruciale della rapida diffusione di una rete di infrastrutture di ricarica, attualmente inadeguata a livello europeo. A tal proposito, l’Associazione continua a sollecitare l’introduzione di un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) nel triennio 2025-2027, ritenendo questi interventi essenziali per sostenere lo sviluppo della mobilità a zero emissioni e supportare il comparto dei veicoli commerciali in un momento di trasformazione strategica.
La struttura del mercato degli 11 mesi 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, conferma una crescita generalizzata per tutti i canali di vendita, fatta eccezione per le autoimmatricolazioni. I privati crescono in volume e cedono appena 0,1 punti di quota, al 15,0%. Il noleggio a lungo termine perde 0,7 punti, scendendo al 31,6% del totale mercato, per la flessione sia delle società Top sia delle Captive. Il noleggio a breve termine guadagna due decimali, salendo al 6,2% di quota, enti e società mantengono la prima posizione e, con una crescita superiore al mercato, guadagnano 0,8 punti di share, al 39,8%. Le autoimmatricolazioni si fermano al 7,3%, cedendo 0,3 punti.
Sul fronte delle motorizzazioni, in gennaio-novembre il diesel – unica motorizzazione in crescita – guadagna 3,8 punti di quota e sale all’84,0% del mercato. Il motore a benzina cede 0,4 decimali, fermandosi al 3,8%. Il Gpl perde 0,3 punti e scende al 2,7%, il metano si ferma allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. Come anticipato, in forte calo i veicoli BEV, che passano dal 3,3% di un anno fa all’1,9% attuale, mentre i veicoli ibridi perdono 0,9 punti e coprono il 7,5% del totale.
Di conseguenza, la CO2 media ponderata negli 11 mesi dell’anno cresce del 3,6% a 195,8 g/Km (rispetto ai 188,9 g/Km dello stesso periodo 2023).