Un giudice federale distrettuale statunitense Mary S. McElroy ha respinto le istanze di American Express volte a richiedere l’arbitrato e ad archiviare una causa federale antitrust intentata da 5-Star General Store per conto di oltre cinquemila commercianti.
È stato, dunque, dichiarato che American Express era inadempiente per non aver pagato le spese di deposito all’American Arbitration Association, pertanto il tribunale respinge la richiesta della società di obbligare all’arbitrato, come riporta pymnts.com.
La class action proposta è stata avviata a marzo da dieci querelanti del commercio al dettaglio che sostenevano che American Express aveva violato la legge antitrust e addebitato commissioni eccessive a migliaia di commercianti statunitensi per le transazioni effettuate con carte di credito e di debito. La controversia verte sul presunto utilizzo da parte dell’azienda di “disposizioni antidiscriminatorie” per impedire ai commercianti di indirizzare i clienti verso carte di pagamento con commissioni di transazione più basse, limitando così la concorrenza.
La causa sostiene che le norme di American Express proibiscono ai commercianti statunitensi di ricorrere a sconti, supplementi, sollecitazioni verbali, cartellonistica e altre tattiche per incentivare i clienti a utilizzare altre carte di pagamento.
Gli attori hanno inoltre sostenuto che le clausole compromissorie vincolanti tra American Express e i commercianti avevano ostacolato gli sforzi per risolvere le loro rivendicazioni, ma che la presunta inadempienza dell’azienda nel processo arbitrale implicava che l’azienda non poteva impedire loro di perseguire le loro rivendicazioni in tribunale.