Secondo il ceo di Spotify, Daniel Ek, la società ha raggiunto ottime performance per il terzo trimestre. Secondo l’amministratore delegato questo risultato rifletterebbe lo slancio acquisito nell’ultimo anno e la realizzazione di obiettivi strategici a lungo termine.
Gli utenti attivi mensili sono aumentati dell’11%, raggiungendo quota 640 milioni; gli abbonati sono cresciuti del 12%, raggiungendo quota 252 milioni; e i ricavi totali sono aumentati del 19%, raggiungendo quota 4 miliardi di euro (4,2 miliardi di dollari), come si legge su pymnts.com.
Un fattore chiave del successo di Spotify nel terzo trimestre sarebbe stata la sua attenzione all’aumento del coinvolgimento degli utenti. Di recente, l’azienda ha lanciato diverse nuove funzionalità volte a migliorare l’esperienza di ascolto, tra cui l’aggiunta di video musicali per gli utenti Premium in novantasette mercati. I primi dati, ha aggiunto, mostrano che gli utenti che interagiscono con i video musicali hanno tassi di fidelizzazione notevolmente più elevati rispetto a quelli che non lo fanno. Questa mossa supporta la strategia di Spotify di integrare i contenuti video con le sue principali offerte audio, approfondendo l’immersione dell’utente sulla piattaforma.
Un altro sviluppo importante è l’espansione delle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale (AI), come ha spiegato il ceo Ek, che utilizza l’AI generativa per curare playlist personalizzate, è stata implementata negli Stati Uniti e in Canada, con piani di espansione ulteriore. Allo stesso modo, la funzionalità daylist , disponibile sia per gli utenti gratuiti che Premium, fornisce un mix giornaliero su misura per le preferenze individuali ed è ora supportata in oltre 14 lingue. Ek ha affermato che queste innovazioni migliorano il modo in cui gli utenti scoprono e interagiscono con la musica, dimostrando al contempo l’impegno di Spotify nell’utilizzare l’intelligenza artificiale per guidare una personalizzazione più profonda.
Inoltre, lo scorso anno, Spotify ha ampliato la sua partnership con Google Cloud per sfruttare strumenti AI avanzati volti a migliorare l’esperienza utente. Sulla base della loro partnership dal 2016, Spotify utilizza l’AI per migliorare le raccomandazioni personalizzate analizzando i contenuti parlati, come audiolibri e podcast, e perfezionando i metadati dei suoi contenuti. Un esempio di ciò è l’AI DJ di Spotify.