La mobilità elettrica sta assumendo un ruolo sempre più cruciale nel processo di transizione ecologica, con governi e aziende impegnati a ridurre le emissioni e migliorare la sostenibilità del trasporto pubblico e privato. Tuttavia, nonostante l’importanza crescente del settore, il ritmo di installazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici in Italia non sta tenendo il passo. Sebbene il numero di punti di ricarica pubblici abbia superato i cinquanta mila, circa il 18% di queste infrastrutture rimane inutilizzabile a causa di problemi legati alla connessione alla rete elettrica o a complessità burocratiche (fonte Musa). Questo ostacola l’espansione e l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici, rallentando così i progressi verso una mobilità realmente sostenibile.
Facendo un focus sulla mobilità elettrica a due ruote la situazione non migliora: secondo i dati raccolti da Bike Facilities, azienda trentina che ricerca, sviluppa e promuove prodotti per la micro mobilità elettrica, negli ultimi due anni quasi il 15% delle infrastrutture acquistate rimane inutilizzata a causa di una pianificazione inadeguata e di una scarsa conoscenza del settore. Le amministrazioni spesso non sanno come procedere nella fase di progettazione e posizionamento di queste infrastrutture, ostacolando così l’attuazione dei progetti di mobilità leggera, nonostante l’abbondanza di risorse finanziarie disponibili attraverso il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
“Il Pnrr offre una straordinaria opportunità per rendere il territorio italiano più eco-sostenibile, incentivando l’uso di veicoli green e la creazione di infrastrutture dedicate, come ciclabili e punti di ricarica. Tuttavia, l’assenza di una strategia territoriale integrata e di una conoscenza approfondita del settore bike e delle specificità del territorio compromette il pieno successo di questi progetti” spiega Fabio Toccoli, fondatore di Bike Facilities.
Non bastano le infrastrutture. Per far funzionare la mobilità elettrica servono le strategie
Per affrontare questa sfida Bike Facilities, realtà trentina che ricerca, sviluppa e promuove prodotti per la micro mobilità elettrica, annuncia una collaborazione con una società specializzata in programmazione strategica turistico-territoriale, per offrire così un supporto il più completo possibile a enti locali, amministrazioni e aziende già clienti.
Da ottobre 2024, infatti, verrà inserito nel proprio team un Bike&Brand Specialist con competenze trasversali in materia di mobilità, tecnologia, turismo, sostenibilità e accessibilità. Si tratta di una figura che sarà in grado di guidare enti e aziende in tutte le fasi del progetto, dalla strategia iniziale alla realizzazione e promozione di itinerari sicuri e accessibili, nonché nell’installazione e manutenzione delle infrastrutture.
Questo consulente tecnico sarà in grado di accompagnare, come project manager o come consulente, il committente dalla fase strategica fino alla progettazione e promozione di itinerari di media-lunga percorrenza attenti a diversi aspetti come accessibilità, sicurezza, servizi e infrastrutture.
“Nei prossimi mesi la nostra missione di contribuire attivamente a progetti di mobilità (urbana ed extraurbana) basati su obiettivi chiari e rispettosi del contesto in cui si inseriscono si farà sempre più capillare. Ideare e realizzare soluzioni di mobilità sostenibile innovative e future-oriented non basta più: il nostro obiettivo sarà, oltre che continuare a realizzare prodotti di qualità per la mobilità elettrica, anche quello di supportare concretamente le professionalità che parteciperanno alle diverse fasi del progetto” aggiunge Toccoli.
Dopo aver registrato un aumento di fatturato superiore al 125% in due anni Bike Facilities lavora ogni giorno per proporre nuovi prodotti innovativi e sempre più in linea con le esigenze degli appassionati di bicicletta e degli enti e aziende che li supportano.