In occasione della 61° edizione di TTG Travel Experience -InOut, in corso di svolgimento a Rimini, in apertura dei lavori è intervenuto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè che, tracciando una strada verso il futuro fatto di tecnologia, qualità e destagionalizzazione. Il ministro ha dichiarato: “L’Intelligenza Artificiale rappresenta una grande opportunità per l’analisi predittiva dei flussi turistici, ma il capitale umano resta di importanza fondamentale”. “Il ‘troppo turismo’ – prosegue il ministro – è una bestemmia. In passato, non si è stati capaci di gestire i flussi, che venivano semmai subìti. Oggi, stiamo puntando su qualità, professionalità e formazione per rilanciare un segmento che rappresenta uno straordinario volano per l’economia. Smettiamola di contare quanti turisti abbiamo ospitato, lavoriamo sulla qualità: il turismo dev’essere un’opportunità e non una minaccia per i territori”. Evidente in questo caso il riferimento al fenomeno dell’overtourism che riguarda sempre più le principali attrazioni turistiche italiane e che ne mondo sta creando dei veri e propri movimenti di opposizione. Passando ai bilanci, “Quest’anno stanno premiando il nostro Paese, con una crescita globale del 2% di turisti italiani sul 2023, ma soprattutto con un andamento che incide sulle stagioni di spalla. Febbraio ha siglato un +7%, marzo un +11% e, dopo la flessione di aprile, maggio è tornato a crescere del 13%. Si possono avere turisti per 12 mesi all’anno con un’offerta ‘sexy’, di grande appeal”.
All’evento ha partecipato anche Maurizio Ermeti, presidente di IEG, il quale, in tema di Veritas, ha dichiarato “Nuove tecnologie e AI saranno di sostegno ai processi produttivi, a condizione che tutti gli attori della filiera uniscano le forze di un’analisi comune. Serve un patto per sviluppare insieme la governance del sistema turistico”.
Inoltre, il sindaco di Rimini, Jamìl Sadegholvaad, ha spiegato che “La destagionalizzazione dell’offerta deve necessariamente passare anche da un sistema di voli più capillare”. Mentre, l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, ha dichiarato: “Il bilancio degli ultimi 10 anni di assessorato, ci posiziona come una grande unica, meta turistica. Il passo in più sarà rappresentato dalla costruzione di un sistema aeroportuale integrato regionale, in modo tale da favorire i flussi nazionali in ogni periodo”.
Federico Pedini Amati, segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, ha rilanciato la promozione allargata del territorio 12 mesi all’anno e ha dichiarato: “Tecnologia e IA restano elementi nevralgici per promuovere un turismo che non ha confini”.
Fino a questo momento, dall’evento è emerso quanto siano nocive le informazioni frammentarie e poco veritiere. A questo proposito è intervenuto il presidente di Astoi, Pier Ezhaya: “Occorre mettere a sistema i dati provenienti dai singoli filoni turistici, in modo tale da poter beneficiare di una lettura complessiva dei trend, anche in chiave predittiva.
“La tecnologia resta fondamentale, ma tutti devono lavorare con le stesse regole – ha spiegato il presidente di Fto, Franco Gattinoni – Serve aiuto per sostenere il turismo organizzato, per evitare di consegnare il nostro patrimonio nelle mani delle piattaforme straniere”. Il presidente di Federalberghi ha aggiunto: “Tecnologia e IA sono come un’auto di Formula 1: un veicolo eccezionale se si è in grado di guidarlo. E noi siamo già in forte ritardo rispetto ai Paesi esteri”. Infine, è intervenuto il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, il quale ha sottolineato: “Veritas è un sinonimo di tutela della privacy. E a quanti lamentano norme troppe stringenti, ricordo che la nostra normativa è aderente alle regole dell’Ue. Il nostro compito è tutelare i cittadini a ogni costo”.
Alla 61° edizione di TTG Travel Experience -InOut è intervenuto anche Adriano Apicella, ceo di Welcome Travel Group, secondo il quale normalizzare la frammentazione del mercato turistico è un’esigenza necessaria all’interno del settore, ma ancora lontana da una soluzione: “Gli addetti ai lavori sono, oggi, costretti a investire troppo tempo e troppe competenze informatiche non pertinenti alla propria attività. E finiscono per sacrificare il core business, basato sulla consulenza, senza poter garantire al cliente la certezza di individuare la soluzione di viaggio più conveniente”.
“Il settore del travel – come evidenzia Alfredo Pezzani, chief business officer Aci blueteam – corre anche il rischio di una perdita di qualità per via indiretta, dovuta alla disillusione del cliente che, pensando di poter costruirsi il proprio pacchetto, resta deluso dall’esperienza finale. Il tentativo di ovviare a questo effetto boomerang con l’incremento della profilazione, tuttavia, pone non solo nuove questioni etiche, ma evidenzia anche l’uso discrezionale dei criteri selettivi digitali, a seconda dell’area di mercato in cui le operazioni di booking sono effettuate”.