di Pierfrancesco Malu
Oggi, in occasione del “Tomorrow Speaks, AI & CRIF Metadata: customer – centric finance”, in corso di svolgimento a Milano, è intervenuto Marco Siracusano, AD di PostePay.
Il dott. Siracusano ha illustrato il processo di digitalizzazione affrontato da Poste Pay, e la sua transizione dal fisico al digitale. Siracusano, infatti, ha evidenziato il fatto che Poste Pay è passato da essere un “emettitore di carte” ad un vero e proprio ecosistema con importanti investimenti nel campo del commercio elettronico. Poste Pay “ha emesso 30 milioni di carte a fronte di 20 milioni di clienti che generano 3 miliardi di transazioni”. In merito alla riforma dell’IA, Poste Pay ha dovuto “accelerare” ha detto Siracusano, anche per rendere sempre più efficiente la propria attività dovendo gestire circa 450 milioni di comunicazioni all’anno.
La mole di dati gestita da Poste Pay ha imposto un approccio più oculato, “le comunicazioni non potevano più essere random e ci siamo affidati al Machine Learning. Di recente abbiamo assunto molti analisti, data scientist, fatto prima inconcepibile. Ora, pensiamo in un modo completamente diverso. Il tema che il mondo del digitale ci impone è imparare a convivere e governare questi algoritmi”.