Il mondo delle piattaforme digitali ha avuto sin dalla sua nascita il grande merito di contribuire ad avvicinare le persone e di mettere in contatto culture anche molto distanti tra di loro. L’altro lato della medaglia è rappresentato però dal fatto che spesso i nuovi rapporti (ma anche quelli vecchi) si svolgono prevalentemente all’interno di queste stesse piattaforme, non arrivando realmente a concretizzarsi. Per questo motivo, progetti come quello di Pick – Roll (https://www.pick-roll.com/), startup innovativa che si pone l’obiettivo di semplificare la ricerca di campi da gioco per gli appassionati di pallacanestro rappresentano un’iniziativa non solo interessante ma anche meritoria e oggi abbiamo il piacere di approfondirla con chi l’ha creata: Dario Ferretti.
Da cosa nasce l’idea di Pick-Roll, come spesso capita all’ultimo minuto è mancato un amico per la partita o c’è dell’altro?
No, non è mancato nessun amico ma anzi, ne avrei voluto uno! L’idea di Pick-Roll è nata durante un mio soggiorno nel Regno Unito, a Bristol, un giorno in cui avevo una gran voglia di fare due tiri a canestro, da grande appassionato di basket quale sono. In quel momento mi sono scontrato col fatto che mi trovavo in una città a me sconosciuta e senza compagni di gioco da coinvolgere. Quello è stato il momento in cui mi sono detto “Dario, proprio come te altre migliaia di persone hanno questo problema, perché non provare ad aiutarci a vicenda?”. Tornato in Italia mi sono dedicato con convinzione alla realizzazione di questo progetto, dando vita a quella che oggi è l’app Pick-Roll. Il fine ultimo è la connessione, che è la base della nascita delle comunità: vogliamo fare da ponte tra i numerosi appassionati in tutto il mondo e i campi da gioco nelle loro vicinanze, e aiutarli a trovare facilmente persone con cui giocare e condividere del bel tempo insieme in nome dei valori dello sport.
Quanto in ultima analisi Pick-Roll può essere definito anche come un progetto inclusivo e phygital?
Dal mio punto di vista Pick-Roll è un progetto sia inclusivo che phygital, in quanto l’obiettivo principale è quello di unire le persone, senza alcuna distinzione, tramite lo splendido gioco del basket. Lo sport, infatti, promuove l’inclusione sociale offrendo a tutti l’opportunità di svolgere un’attività a prescindere dal proprio status sociale, culturale o economico: sul campo siamo tutti uguali! Per questo è necessario renderlo quanto più praticabile possibile, facilitando l’accesso alle strutture, in particolare quelle a disposizione di tutti, come i playground di pallacanestro. Per farti un esempio ancora più specifico, in app si può effettuare la registrazione della posizione di un campetto e aggiungere alcune info utili come la possibilità di accesso per persone disabili. Abbiamo inserito questa opzione proprio perché, nell’intento di unire, non volevamo escludere nessuno, e ne andiamo molto fieri. Riteniamo fondamentale che chiunque possa trovare il campo più adatto alle proprie esigenze e ci auguriamo che sempre più strutture si attrezzino per andare incontro a queste necessità. Coinvolgere tutti dovrebbe essere scontato ma, purtroppo, non lo è.
Inoltre, abbiamo già realizzato diversi eventi sul territorio coinvolgendo la nostra affiatatissima community, ma non solo, stiamo collaborando con alcune istituzioni locali per la riqualifica del territorio partendo proprio dai campi da basket. Il risultato che nascerà da questa sinergia sarà un ambiente sicuro, accogliente e inclusivo che gioverà non solo gli appassionati della pallacanestro ma tutta la comunità, a prova di quanto dicevo poco fa: Pick-Roll è per l’unione e l’inclusività.
Quali sono i risultati raggiunti fino ad oggi?
Il risultato più importante raggiunto fino ad oggi è sicuramente l’aver costruito una community solida e affezionata, entusiasta di utilizzare la nostra applicazione e partecipare agli eventi che organizziamo. In poco tempo siamo riusciti a ottenere più di 100.000 utenti attivi mensili da tutto il mondo, provenienti principalmente da Italia, Messico, Spagna, Argentina e Colombia. Inoltre, grazie a Pick-Roll vengono organizzate più di 5.000 partite ogni mese: segno che la gente ama fare sport e che occorrono strutture e servizi per praticarlo, perché se ci sono vengono ampiamente sfruttate.
Un altro traguardo che ci rende molto orgogliosi riguarda la selezione di Pick-Roll, insieme al ad altre 15 startup internazionali, per l’Euroleague Basketball FanXP 2024, un’iniziativa pionieristica in collaborazione con Sportbiz Europe che mira a ridefinire l’esperienza del basket attraverso progetti innovativi.
Da imprenditore digitale, quali sono le difficoltà che ha riscontrato per l’avvio di una start-up e quali sono gli aspetti che migliorerebbe per favorire questo genere di imprenditoria?
Dal mio punto di vista, la sfida più grande per un imprenditore digitale, soprattutto nel mio settore, è la mancanza di fiducia iniziale. In un primo momento, quando ero nella fase di ricerca dei finanziamenti, mi sono dovuto scontrare con la paura degli investitori: definivano il mio modello di business poco scalabile, e quindi non erano disposti a credere in me e nel mio progetto. Adesso la situazione, grazie alle diverse collaborazioni strette, è totalmente diversa, ma riconosco che in un primo momento non era così. Inoltre, se posso permettermi di ragionare su un miglioramento, inviterei gli stessi investitori ad aprirsi di più sui nuovi settori e seguire meno le mode del momento: adesso c’è il boom dell’intelligenza artificiale e tutti guardano in quella direzione, ma ci sono molti altri campi che meritano di essere presi in considerazione. Un consiglio che desidero dare a chi vuole entrare nel mondo dell’imprenditoria digitale è di non chiudersi nel silenzio evitando di parlare della propria idea con gli altri per paura che gli venga rubata, anzi: condividere e relazionarsi consente di fare networking e trovare le giuste opportunità per svilupparla al meglio. Aggiungo, per concludere, di non fermarsi dinanzi alle prime difficoltà: un po’ di ostinazione alla fine ripaga degli sforzi e delle delusioni iniziali, che vanno sicuramente messe in conto.
Quanto sono importanti le collaborazioni con marchi riconosciuti?
Tantissimo! Collaborare con brand riconosciuti a livello internazionale come Decathlon e RedBull ti permette di presentarti agli investitori e ai clienti con un’autorevolezza non indifferente. Ricollegandomi al discorso di prima, inizialmente è stato faticoso raccogliere finanziamenti o trovare collaborazioni valide, ma adesso la situazione si è capovolta: la nostra awareness è cresciuta positivamente e sono i brand che ci contattano per collaborare.
Posso farti un esempio concreto: per la FIP (Federazione Italiana Pallacanestro), che aveva la necessità di digitalizzarsi, ci occupiamo di tutta la parte relativa alle iscrizioni per i loro tornei federali per il circuito 3 contro 3, permettendogli di risparmiare tempo e risorse preziose. Collaborare con un organo sportivo rilevante come la FIP è motivo di grande orgoglio per me.
Ora che il progetto sta prendendo piede, quali sono i desideri per il futuro?
La nostra ambizione è quella di espanderci in tutto il mondo ed entrare in contatto con tutti gli appassionati di pallacanestro proprio come noi, e stiamo lavorando per questo. Parallelamente vogliamo continuare a realizzare eventi in tutta Italia e non, amiamo poter coinvolgere la nostra community proprio in virtù del nostro essere sì digitali, ma molto attivi nel voler favorire occasioni d’incontro dal vivo con i pick-roller!
A livello operativo, invece, vogliamo continuare a battere la strada dell’influencer marketing: in passato abbiamo collaborato con creatos come IYB, Linton Johnson, Zepolino, Enbiei, The Real Street Bal, Space Jumpers, Andrea P. Trainer e pensiamo che possa ancora essere una strategia vincente. Ovviamente, in ottica futura, ci stiamo mobilitando per espanderci all’estero e lo dimostra la collaborazione con Ari Geli, influencer spagnola con cui abbiamo pubblicato un video Youtube in collaborazione.
Infine, come dicevo prima, vogliamo contribuire alla riqualifica dei campi da basket delle città italiane con l’aiuto delle istituzioni locali. Siamo ancora alle prime fasi del progetto ma ci crediamo fortemente e siamo fermamente convinti che, grazie a queste operazioni, la qualità della vita dei cittadini ne gioverà positivamente.