di Pierfrancesco Malu
Epipoli è un punto di riferimento in Italia e non solo per l’ecosistema dei branded payment e delle gift card. Vanta oltre 70.000 punti vendita convenzionati e fruiscono dei suoi servizi migliaia di aziende e milioni di consumatori privati. Oggi, Arena Digitale ha il piacere di intervistare il fondatore e il CEO di Epipoli, Gaetano Giannetto, che ci illustrerà meglio questo affascinante mondo.
Dottor Giannetto, voi che in Italia siete un punto di riferimento dei branded payment, ci dice qual è lo stato di questo mercato in Italia rispetto ai principali paesi europei?
Si stima che oggi il mercato dei branded payment abbia raggiunto oltre 3.000 miliardi di dollari a livello mondiale e stia ampliando il suo peso all’interno dei pagamenti digitali, uno dei settori più dinamici e in trasformazione.
La rapida crescita a cui stiamo assistendo ha avuto un significativo impulso a partire dalla pandemia. Il fenomeno sembra però essere trasversale nei diversi Paesi e non arrestarsi, ma anzi crescere in tutto il mondo, dove i consumatori si affidano in maniera sempre maggiore ai branded payment in un panorama sempre più digitale.
Molti di loro li scelgono per la facilità di gestire budget controllati senza rischiare nulla per ciò che riguarda la tutela dei propri dati personali. A partire dalle gift card, per continuare con le carte prepagate o ricaricabili, vengono scelti per la semplicità d’uso e per la possibilità di essere usati anche da persone non bancarizzate.
In Italia stiamo assistendo negli ultimi anni all’espansione di questo mercato. Queste soluzioni, dal momento che vengono pagate in anticipo e hanno un importo limitato, consentono di pagare facilmente online o in negozio.
Epipoli è squisitamente italiana ma le attività e i progetti che svolge superano i confini nazionali. Siete già presenti in Francia, Belgio, Austria e Svizzera, quali attività svolgete in questi paesi e quali sono i progetti rivolti verso l’estero?
Da tempo siamo orientati verso una strategia di internazionalizzazione: nel 2023 abbiamo avviato l’integrazione con Offerz Gmbh, società svizzera specializzata in soluzioni digitali B2B e B2C. Questo è stato il nostro primo passo introduttivo nei mercati di Austria e Svizzera.
Il nostro desiderio di espanderci nei mercati esteri ha portato le carte Prepagate Mastercard Epipoli in tutta Europa. Attraverso questa iniziativa, Epipoli, che già gestisce uno dei più grandi programmi prepagati nel continente e opera in oltre 70.000 punti vendita sta migliorando l’accessibilità ai pagamenti digitali.
La distribuzione è prevista in oltre 6.000 ipermercati, supermercati e convenience store Carrefour in Belgio, Francia, Polonia, Romania e Spagna, partita nel mese di maggio con uno sviluppo progressivo nei prossimi mesi e una presenza sempre più consolidata nei prossimi anni.
Quali sono i punti di forza dei branded payment per i consumatori e per le aziende?
Questo è un periodo di forte crescita per il branded payment, che rappresenta un importante punto di svolta per le aziende sia in termini di innovazione che di rafforzamento della fedeltà dei consumatori.
Comprendere il comportamento d’acquisto dei clienti porta a un incremento della fidelizzazione su tutto l’ecosistema del brand attraverso strumenti di engagement come la gamification, il cashback, il couponing e i programmi di premialità.
Allo stesso tempo, per le aziende si tratta di un’opportunità per semplificare i processi di pagamento e tesoreria, ridurre i costi di acquiring e integrare servizi finanziari rivolti ai clienti, aprendo nuove linee di ricavo. Inoltre, viene posta particolare attenzione alla sicurezza delle operazioni. Infatti, con l’eliminazione dei cookie di terze parti, solo i titolari dei dati hanno il diritto di identificare gli utenti per il tracciamento e la profilazione.
Attualmente, il vostro business non è più orientato solo verso il mercato delle gift card, recentemente avete lanciato anche il wallet RetailPay, quali sono i dati che lo riguardano attualmente disponibili?
Il passaggio dalla branded currency ai branded payment è già una realtà all’estero. Con il lancio del progetto RetailPay, abbiamo unito l’esperienza di Epipoli nella realizzazione di prodotti prepagati e di programmi di engagement, con la consolidata esperienza nella gestione dei conti di pagamento di Flowe. La visione comune è quella di abilitare i punti vendita a erogare servizi finanziari mettendo a disposizione delle Insegne l’opportunità di generare ricavi attraverso soluzioni di Finanza Integrata ovvero Embedded Finance.
Portiamo in Italia le ultime tendenze internazionali dei pagamenti digitali, favorendo lo sviluppo di circuiti di pagamento privativi. Questa tendenza è confermata dalle esperienze negli USA di grandi colossi come Walmart, Kroger e Starbucks che, con 30 milioni di utenti, è la seconda app più usata negli Stati Uniti per i pagamenti mobile in negozio, superata solo da Apple Pay.
Il nuovo e-wallet RetailPay consente di effettuare i pagamenti tramite smartphone tra consumatori e punti vendita delle insegne attraverso l’integrazione diretta in cassa, senza ricorrere ai sistemi di pagamento tradizionali. Può essere ricaricato tramite il proprio conto corrente, in contanti presso i punti vendita stessi o mediante l’uso di Gift Card e carte prepagate.
Come si abbinano questi servizi con quelli di loyalty?
L’utilizzo del wallet RetailPay consente ai possessori di accedere a promozioni esclusive e potenziare il proprio programma di fedeltà. Per i retailer, questa soluzione digitale offre un risparmio sui costi rispetto ai processor di pagamento tradizionali, risparmio che può essere trasformato in benefici per i consumatori.
Infatti, ogni retailer può richiedere lo sviluppo di una versione dedicata dell’app RetailPay, arricchendo o sostituendo il proprio programma di fedeltà e reinvestendo il saving ottenuto dai pagamenti peer-to-peer degli utenti. Questo approccio aumenta l’engagement degli utenti che utilizzano la propria app loyalty e allo stesso tempo promuove l’uso dei pagamenti peer-to-peer, creando un circolo virtuoso.
Quale ritiene sia il vostro contributo in termini di inclusione finanziaria?
Noi siamo pionieri degli strumenti di pagamento e il trend che riteniamo più interessante al momento è la democratizzazione dei sistemi di pagamento evoluti anche per i consumatori non bancarizzati.
Abbiamo coniato una nostra rotta: rendere accessibili i servizi prepagati all’interno dei punti vendita del retail e della GDO, dove transitano ogni giorno milioni di consumatori. Proprio in questi luoghi abbiamo introdotto, per primi in Italia, le gift card e le carte prepagate grazie alla collaborazione con Mastercard.
Negli anni abbiamo rafforzato la nostra visione di inclusione e democratizzazione finanziaria lanciando soluzioni come l’Epipoli Prepagata Mastercard Ricaricabile, la prima carta prepagata ricaricabile che si può acquistare nei punti vendita e che può essere utilizzata per effettuare acquisti nei negozi, fisici e online, e per prelevare denaro agli sportelli automatici anche in assenza di un conto corrente bancario.
Oggi stiamo facendo un ulteriore passo avanti con RetailPay, puntando a soluzioni di Embedded Finance che consentano di integrare prodotti e servizi finanziari, tradizionalmente offerti dalle banche, all’interno di un sistema di pagamento privativo e personalizzabile per le insegne aderenti della GDO. Un’evoluzione naturale del percorso tra loyalty e servizi prepagati.
Quali sono le prospettive future per Epipoli?
Siamo determinati ad ampliare ulteriormente i nostri servizi sia in Italia che all’estero. Lo scorso anno siamo sbarcati in Polonia con l’apertura di una filiale mentre in Francia abbiamo aperto una nuova sede. Stiamo portando i nostri prodotti e servizi in Spagna, Belgio e Romania, tutti mercati con ampi spazi di crescita. Puntiamo ad espandere nuovi servizi in tempi brevi e ad arrivare anche nei mercati extra Ue