La continua espansione ed evoluzione dell’intelligenza artificiale impone di tracciare, e questo e’ il massimo compito della politica, un limite di sostenibilita’, delle Colonne d’Ercole, da non varcare perche’ il progresso non divenga, paradossalmente, socialmente regressivo”. Lo ha auspicato il presidente dell’Autorita’ garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, illustrando a Montecitorio la Relazione sull’attivita’ svolta dal Garante nel 2023.
E riferendosi all’attuale scenario di crisi geopolitica ha fatto rilevare: “Anche oltre il contesto bellico in senso stretto, l’intelligenza artificiale alimenta quella ‘cognitive warfare’ realizzata con la manipolazione e monopolizzazione dell’informazione, su cui lo stesso Presidente della Repubblica ha stimolato una riflessione, capace di rappresentare, secondo alcuni, la nuova guerra fredda, spintasi in quello che la Nato ha definito il sesto dominio della conflittualita’”.