• CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • PRIVACY
Arena Digitale
  • HOME
  • PAGAMENTI DIGITALI
  • NEWS
    • Tutti
    • Blockchain
    • Circuito etico
    • Consumatori
    • Criptovalute
    • Cultura Digitale
    • Digital Politics
    • Economia e Finanza
    • Fintech
    • Industria 4.0
    • Intelligenza Artificiale
    • New Trend e Millennians
    • Over the top
    • PA
    • Pagamenti Digitali
    • Sicurezza
    • Smart City
    • Start-up
    • Turismo
    Apple, apre negozio sulla piattaforma cinese WeChat.

    Apple e l’aumento dei prezzi degli iPhone: le conseguenze della guerra commerciale

    E l’Iphone divenne un POS…

    Apple sfida Google con l’intelligenza artificiale

    Shein aggira i divieti e torna in India grazie ad Amazon

    IPO in crisi nel Regno Unito: il caso Shein e l’impatto dei dazi

    Sace: con IntesaSanpaolo a sostegno dell’impresa calabrese Ecoross

    Stablecoin e futuro dei pagamenti: la rivoluzione silenziosa della finanza digitale

    E-payments, Bankitalia: “Crescita del 15% ma dimensione complessa”

    G+D lancia la carta di pagamento con codice di verifica dinamico

    La Biennale di Venezia, Cinecittà e Mastercard accolgono l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences

    Yondr Money emetterà prodotti Mastercard tramite la piattaforma Kobble

    Trending Tags

    • pagamenti digitali
  • FORMAZIONE
  • EVENTI
  • VIDEO
  • JOBS
Nessun Risultato
Visualizza tutti i risultati
Arena Digitale
  • HOME
  • PAGAMENTI DIGITALI
  • NEWS
    • Tutti
    • Blockchain
    • Circuito etico
    • Consumatori
    • Criptovalute
    • Cultura Digitale
    • Digital Politics
    • Economia e Finanza
    • Fintech
    • Industria 4.0
    • Intelligenza Artificiale
    • New Trend e Millennians
    • Over the top
    • PA
    • Pagamenti Digitali
    • Sicurezza
    • Smart City
    • Start-up
    • Turismo
    Apple, apre negozio sulla piattaforma cinese WeChat.

    Apple e l’aumento dei prezzi degli iPhone: le conseguenze della guerra commerciale

    E l’Iphone divenne un POS…

    Apple sfida Google con l’intelligenza artificiale

    Shein aggira i divieti e torna in India grazie ad Amazon

    IPO in crisi nel Regno Unito: il caso Shein e l’impatto dei dazi

    Sace: con IntesaSanpaolo a sostegno dell’impresa calabrese Ecoross

    Stablecoin e futuro dei pagamenti: la rivoluzione silenziosa della finanza digitale

    E-payments, Bankitalia: “Crescita del 15% ma dimensione complessa”

    G+D lancia la carta di pagamento con codice di verifica dinamico

    La Biennale di Venezia, Cinecittà e Mastercard accolgono l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences

    Yondr Money emetterà prodotti Mastercard tramite la piattaforma Kobble

    Trending Tags

    • pagamenti digitali
  • FORMAZIONE
  • EVENTI
  • VIDEO
  • JOBS
Nessun Risultato
Visualizza tutti i risultati
Arena Digitale
Nessun Risultato
Visualizza tutti i risultati
Home News Intelligenza Artificiale

L’AI può sostituire l’uomo in tema di accessibilità digitale? Il punto di vista di Buildo

2 Luglio 2024
in Intelligenza Artificiale
A A
0
L’AI può sostituire l’uomo in tema di accessibilità digitale? Il punto di vista di Buildo
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Linkedin

Il 28 giugno 2025 è il termine entro il quale le imprese (che superano i 500 milioni di fatturato) dovranno essere in linea con quanto predisposto dall’European Accessibility Act in materia di accessibilità di siti, app e strumentazione tecnologica. Dopo la Legge Stanca (2004) , è ora partito il countdown rispetto alla più concreta manovra il cui obiettivo è dare pari opportunità di accesso a tutti i cittadini europei, anche coloro che presentano disabilità. Per gestire questa transizione (che per le altre imprese vede il termine nel 2030) molte realtà si stanno appoggiando all’intelligenza artificiale.
Ma sarà sufficiente affidarsi ad una tecnologia esterna? Prova a rispondere Buildo, boutique milanese di consulenza per la progettazione di software ed interfacce.

Per potersi adeguare a questa normativa europea è necessario eseguire in primis un audit dei propri prodotti digitali per capire l’as-is, ovvero lo stato delle cose livello di tecnologia e di software. Occorre poi definire una roadmap di remediation per eventuali mancanze o necessità di integrazione, e procedere all’adeguamento dei propri touchpoint digitali in accordo con i criteri definiti dalle WCAG, le linee guida che hanno orientato il settore sino ad oggi. Più in generale è poi necessario introdurre uno standard d’intervento sull’accessibilità nei processi di quality assurance dell’azienda e formare i propri dipendenti su tali aspetti e procedure.

“Gli step utili per allinearsi con i requisiti imposti dall’Unione Europea devono necessariamente essere effettuati da personale qualificato in grado di supervisionare ogni passaggio e saper integrare ogni aspetto nei sistemi informatici aziendali” commenta Luca Cioria, Managing Partner di Buildo “Anche le tecnologie più avanzate come l’AI non possono oggi sostituire la competenza umana, a causa dei diversi Bias o errori in cui si incorre”.

European Accessibility Act: i principali ostacoli che le aziende riscontrano nella messa in atto

Innanzitutto è utile precisare che l’European Accessibility Act indica i requisiti funzionali che il prodotto e il servizio devono avere per poter essere definiti accessibili, senza imporre restrizioni tecniche dettagliate. Nello specifico dei siti internet delle aziende (gli erogatori) tale atto normativo completa le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), che costituiscono la base del design accessibile sia a livello italiano sia europeo e danno ovvero le indicazioni su come i siti web debbano essere strutturati affinché siano accessibili a tutti gli utenti.

Dall’esperienza di Buildo, che ha lavorato ad attività di assessment anche per importanti realtà come il Gruppo San Donato, emerge infatti che sono principalmente due le difficoltà che ostacolano le aziende: l’incapacità di rendere accessibili sistemi esistenti, soprattutto quando si tratta di siti web – è infatti molto più semplice installare o creare nuovi prodotti già corrispondenti alle linee di accessibilità – e la mancanza di formazione.

Per sopperire al primo aspetto il trend del momento è quello di affidarsi a tool o soluzioni di intelligenza artificiale che – seppur genericamente migliorativi – non garantiscono interventi in tema di accessibilità coerenti con le esigenze degli utenti, con una minore resa qualitativa finale del prodotto. Quando si parla di accessibilità, infatti, è molto importante il contesto e ciò che si vuole comunicare e l’AI risulta ancora poco efficace su questo aspetto, con una conseguente incapacità dell’AI di gestione totale delle modifiche o integrazioni necessarie per rendere un sito, un app o un programma veramente accessibile. Un esempio sono i testi alternativi che descrivono le immagini ai non vedenti: un essere umano è in grado di capire perché quell’immagine è stata inserita, e quindi scrivere un testo alternativo coerente, mentre l’AI non ha questa sensibilità. Ad esempio, un’immagine di due mani potrebbe avere un significato di “business relationship”; e non solo “due mani che si stringono”, o addirittura essere unicamente decorativa ed in questo caso potrebbe essere evitata dagli screen reader.

La formazione è il conseguente tema da affrontare, ad oggi infatti le aziende faticano a trovare figure con competenze in Inclusive Design e in progettazione e sviluppo per le tecnologie assistive sia nei neoassunti, sia nei professionisti che spesso hanno una formazione non aggiornata secondo le ultime innovazioni immesse sul mercato.

“Non è solo necessario adeguarsi alle normative – a cui siamo obbligati – ma è importante creare soluzioni sempre più efficienti e innovative che tengano conto di aspetti umani imprescindibili. Dobbiamo puntare sugli ingegneri e designer di domani, la sensibilità e lo sguardo critico sono elementi che l’AI non può sostituire. Di recente abbiamo infatti tenuto anche un corso al Politecnico di Milano su inclusive design e sull’impatto delle interfacce intent base, in cui abbiamo parlato di inclusività e accessibilità” conclude Luca.

Tags: appDigitaleintelligenza artifciaialepmi
ShareTweetSendShare

Ricevi aggiornamenti in tempo reale sulle categorie di questo post direttamente sul tuo dispositivo, iscriviti ora.

Interrompi le notifiche

Relativi Post

E l’Iphone divenne un POS…
Intelligenza Artificiale

Apple sfida Google con l’intelligenza artificiale

12 Maggio 2025

Secondo un recente rapporto pubblicato nei giorni scorsi da Seeking Alpha, cresce l’apprensione tra gli azionisti di Apple e Google...

Leggi ancora
CAPGEMINI: collaborazione con Microsoft per trasformare aziende con AI generativa

Visa, Mastercard e PayPal alimentano il boom del commercio basato sull’IA

12 Maggio 2025
Visa e i team di Formula Uno di Red Bull annunciano una partnership globale

xAI e Palantir: insieme per promuovere l’uso dell’IA nei servizi finanziari

11 Maggio 2025
Le tavole della legge secondo Amazon

Sage e AWS: una collaborazione strategica per le Pmi

9 Maggio 2025
Arena Digitale

Seguici anche su

info@arenadigitale.it

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

    L'ESPERTO RISPONDE

    LINK

    A.P.S.P.

    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
    • PRIVACY
    ARENA DIGITALE  -  CF. P.Iva 17134791007 -
    Iscritto al Tribunale di Roma N. 166 - 5/12/2019

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password?

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In

    Add New Playlist

    Gestisci Consenso Cookie
    Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Preferenze
    {title} {title} {title}
    Nessun Risultato
    Visualizza tutti i risultati
    • HOME
    • PAGAMENTI DIGITALI
    • NEWS
      • Pagamenti Digitali
      • Blockchain
      • Intelligenza Artificiale
      • Criptovalute
      • Fintech
      • Over the top
      • PA
      • Consumatori
      • New Trend e Millennians
      • Turismo
      • Industria 4.0
      • Sicurezza
      • Digital Politics
      • Circuito etico
      • Cultura Digitale
      • Economia e Finanza
    • FORMAZIONE
    • REGULATION
    • EVENTI
    • VIDEO
    This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.