di Pierfrancesco Malu
Bird & Bird è uno studio legale internazionale con esperienza pluridecennale in diversi settori strategici tra cui oggi quelli più innovativi delle piattaforme digitali. L’importanza della sua consulenza su misura lo rende un partner di primo piano sia nell’accompagnare il business development sia nella gestione di crisi aziendali.
Arena Digitale intervista due esponenti di questo studio per comprendere meglio come opera e quali sono le sue prerogative nell’ambito dell’economia digitale. Iniziamo quindi con le presentazioni dei due intervistati.
Rita Tardiolo, partner del dipartimento di proprietà intellettuale, specializzata – tra gli altri – in tematiche connesse alle campagne pubblicitarie, alle vendite promozionali, alla concorrenza sleale e alla tutela dei consumatori. Rita è anche co-head a livello internazionale dell’area Luxury, Fashion & Retail per il settore Retail & Consumer e membro del gruppo internazionale specializzato in Technology & Communications;
Diego Cefaro, senior associate del dipartimento di regolamentazione finanziaria, specializzato su tematiche regolamentari attinenti ai servizi di pagamento, al credito al consumo, alla regolamentazione di trasparenza applicabile alla distribuzione di prodotti bancari, nonché con riferimento alla normativa in materia di antiriciclaggio. Diego è anche membro dell’International Payments Group, nonché del gruppo internazionale specializzato in Technology & Communications.
- Iniziamo con una curiosità, da cosa deriva il vostro nome e cosa significa?
Rita Tardiolo: “In effetti è domanda che ci fanno spesso. Lo Studio è stato fondato a Londra nel 1846 da William Frederick Wratislaw Bird, il quale negli anni ha stretto delle partnership con altri avvocati. Per circa 30 anni lo Studio si è chiamato Bird & Moore, successivamente Bird Moore & Ratcliffe mentre nel 1981 ha assunto il nome Bird Moore & Strode. Dopo la dipartita di Edmund Strode nel 1905, Enerst Edward Bird, discendente di William Frederick Wratislaw Bird, ha deciso di adottare il nome Bird & Bird. Si tratta dunque di un patronimico.
- Voi di Bird & Bird siete uno studio legale che si occupa di normativa e di nuove tecnologie, qual è il vostro approccio multidisciplinare che rappresenta un vero e proprio modello virtuoso di collaborazione tra professionisti e competenze?
Diego Cefaro: “La più grande sfida intrapresa, e vinta, dai soci fondatori dello Studio italiano è stata innanzitutto quella di dimostrare che una law firm con un forte focus nell’IP-IT poteva acquisire un ruolo di rilievo anche in altri settori come banking o regulatory. Per ottenere questo risultato è stata negli anni creata un amalgama particolare: lavoriamo in team composti non solo da avvocati, ma anche economisti, dottori commercialisti, ingegneri, chimici, biologi, ed esperti provenienti dalle autorità regolamentari capaci di guidare le aziende nella definizione, selezione e strutturazione degli strumenti di innovazione tecnologica. In questo modo, riusciamo a rispondere efficacemente alle sfide complesse del mercato globale e a supportare i nostri clienti nella navigazione delle dinamiche legali e tecnologiche in continua evoluzione. Lavorare in team multidisciplinari per noi non solo è fondamentale, ma è anche un approccio che adottiamo in modo del tutto naturale da sempre: fa parte del nostro DNA. Possiamo pertanto dire che, nei vari settori in cui operiamo, il nostro principale obiettivo è quello di garantire la conformità legale avuto particolare riguardo a quei modelli di business caratterizzati dall’utilizzo delle nuove tecnologie: fintech, pagamenti digitali, intelligenza artificiale, digital assets and rights, ICT e cybersecurity, servizi di identità digitale, accessibilità, ESG. Ci avvaliamo inoltre dell’esperienza nell’ambito della consulenza strategica sviluppata da OXYGY, società di consulenza aziendale interamente controllata da Bird & Bird LLP.
Tutto ciò senza tralasciare un aspetto fondamentale – aggiunge Tardiolo – la qualità dei servizi resi. Le esigenze del mercato sono difatti mutate negli ultimi anni e le necessità che ci vengono quotidianamente rappresentate richiedono al tempo stesso velocità e visione multidisciplinare sulle questioni e la garanzia di un risultato eccellente e di alta qualità. Per poter garantire un simile supporto, i nostri team sono composti da professionisti con un’elevata seniority che prestano il loro supporto – soci inclusi – durante tutto il percorso, dall’inizio alla fine. Noi siamo interessati a rapporti di lunga durata tra cliente e avvocato. “Per ottenere questo risultato abbiamo messo al centro il cliente, facendo ruotare attorno ad esso il nostro modo di operare, più diretto e pragmatico e non caratterizzato dai solenni formalismi tipici del settore legale”.
- Come siete strutturati in Italia e all’estero?
Rita Tardiolo: “Bird & Bird opera come una vera e propria partnership internazionale. In Italia lo Studio è presente da più di 20 anni con due 2 sedi, una a Roma e una a Milano, dalle quali lavorano oltre 200 persone tra avvocati, commercialisti, economisti, ingegneri, chimici, biotecnologi e staff.
Alcuni numeri:
- 32 uffici in 22 Paesi
- +1700 avvocati nel mondo
- +400 partner nel mondo
- 24 soci in Italia
Lavoriamo quotidianamente con i nostri colleghi esteri per supportare tutti i progetti di internazionalizzazione. Non a caso la nostra proposizione si basa sul concetto di “one firm”, così da poter garantire, a prescindere dal Paese dal quale provenga la necessità di supporto, il medesimo approccio e la stessa qualità”.
- Quali sono quindi le vostre principali aree di attività e perché ritenete che il modello business oriented sia vincente?
Rita Tardiolo: “forniamo assistenza in materia di diritto societario e commerciale, tributario, bancario, finanziario e assicurativo, competition & EU law, amministrativo, contenzioso e ADR, tutela della proprietà intellettuale, privacy & data protection, diritto del lavoro, real estate, restructuring & insolvency.
Inoltre, siamo stati tra i primi studi legali a organizzarsi per settori di mercato fornendo ai nostri clienti il valore aggiunto di una profonda conoscenza delle industry a più elevato livello di specializzazione: tech & comms, retail & consumer, automotive, food & beverage aviation & defense, energy & utilities, financial services, infrastructures, life science & healthcare, media, entertainment & sport. Questa scelta ci ha permesso di massimizzare le nostre competenze tecniche in funzione delle caratteristiche dei settori stessi”.
Diego Cefaro “Il nostro approccio integra la consulenza legale con una prospettiva commerciale, e ci consente di supportare i clienti nell’identificazione di opportunità di crescita e nella mitigazione dei rischi. Grazie a questa sinergia tra competenze legali e conoscenza del business offriamo un valore aggiunto significativo, rendendoci partner strategici e non semplicemente fornitori di servizi legali. La conoscenza del settore rende il rapporto con il cliente più forte e la qualità del lavoro più elevata”.
“Proprio in quest’ottica – interviene Tardiolo – con Diego siamo i coordinatori a livello nazionale di uno specifico focus group multidisciplinare dedicato all’assistenza per piattaforme online, siti di e-commerce, marketplace e digital economy. Ad oggi, difatti, non vi è un settore che non abbia offerto sul mercato digitale i propri beni e servizi: non solo il più tradizionale settore dei beni di consumo, ma anche quello bancario e dei servizi di pagamento, della mobilità, il settore alberghiero, dei viaggi e della ristorazione, il welfare aziendale, il gaming, l’automotive, le utility, nessuno escluso. E ciascuno di questi settori, anche per la sola predisposizione di un sito di e-commerce, si trova a doversi interfacciare con una molteplicità di previsioni normative da rispettare: tra queste, la tutela del consumatore e la data protection, le tematiche ICT, la gestione dei pagamenti e l’utilizzo di forme di pagamento alternative rispetto alle tradizionali carte di pagamento, le questioni di natura fiscale se, ad esempio, pensiamo alle recenti manovre del Legislatore in ambito IVA con riguardo alle piattaforme di intermediazione per i c.d. affitti brevi. In Bird & Bird abbiamo quindi creato un gruppo multidisciplinare che possa garantire un supporto integrato a 360 gradi: dalla logica collaborazione tra il settore finanziario e dei pagamenti, di cui Diego è membro, e il settore Retail & Consumer in cui opero, abbiamo formato un gruppo di professionisti con distinte capacità e competenze che potessero collaborare tra loro in modo virtuoso ed efficiente”.
- Ai nostri lettori piacerebbe che quanto illustrato ricevesse un riscontro pratico, ci potete illustrare degli use case significativi che mettono in luce il vostro reale supporto alle imprese?
Rita Tardiolo “Un precedente che, seppur di qualche anno fa, riteniamo particolarmente significativo – racconta Tardiolo – è certamente l’assistenza prestata a La Rinascente tra il 2019 e il 2020 per il lancio del loro sito di e-commerce. A mio avviso quell’esperienza può sintetizzare al meglio il nostro modello in quanto, per una serie di fattori, non da ultimo l’entrata in vigore di talune normative che in quel momento storico hanno avuto un forte impatto sulle piattaforme online, abbiamo potuto operare fin dall’inizio con un team eterogeneo.
In particolare, siamo stati coinvolti sin dalla fase di progettazione e di disegno dell’e-store, supportando il cliente nella redazione delle condizioni generali di vendita e degli accordi con i partner commerciali, nonché nell’implementazione del processo e dei flussi di acquisto e di gestione degli ordini anche in fase post-vendita in conformità alla normativa applicabile, con particolare attenzione alla compliance e alle diverse norme a tutela del consumatore. Tra queste, in particolare, ricordo che in quel periodo abbiamo dovuto anticipare anche gli effetti pratici del Regolamento 2019/1150 sui servizi di intermediazione online che sarebbe divenuto applicabile dal 12 luglio 2020. Di notevole importanza è stata anche la valutazione dei molteplici profili di intervento legati alla predisposizione di un modello di raccolta e gestione dei dati personali secondo i principi della normativa applicabile e la definizione dei rapporti tra i numerosi attori coinvolti nel progetto, che sono stati curati con il supporto del team Data Protection”.
Diego Cefaro “Parimenti significativo è stato il coinvolgimento del team di regolamentazione finanziaria. In particolare, anche alla luce delle modifiche che erano state recentemente apportate dalla PSD2 e che, sostanzialmente, hanno impedito ai marketplace di incassare per conto degli esercenti aderenti alla piattaforma, abbiamo gestito tutta la configurazione della struttura sottesa ai pagamenti connessi alle operazioni di vendita effettuate attraverso lo store online. Si è peraltro trattato di uno dei primi casi in cui – appunto a seguito della PSD2 – è stato applicato il modello di split-payment: ci siamo dunque occupati della revisione e negoziazione degli accordi con i vari provider coinvolti, nonché di tutti gli aspetti di compliance regolamentare.
Un altro interessante caso riguarda l’assistenza prestata a Car Sharing Mobility Services, provider spagnolo che ha recentemente lanciato a Milano il proprio servizio di car sharing free-floating sotto il marchio “Zity”. Anche in questa occasione abbiamo potuto schierare un fantastico team multidisciplinare. Ci siamo occupati degli aspetti autorizzativi di natura amministrativa, della predisposizione delle condizioni generali con gli utenti finali, nonché delle tematiche connesse alla gestione dei pagamenti mediante app su smartphone, anche in questo caso in ragione di alcune peculiarità del modello, focalizzandoci in particolare sulla possibilità di avvalersi delle esenzioni disciplinate dalla PSD2 in tema di strumenti a spendibilità limitata”.
- Possiamo quindi dire che praticate un nuovo modo di fare consulenza, più proattiva e meno passiva?
Rita Tardiolo “Sì il nostro approccio si basa sull’idea che la consulenza legale debba essere un elemento integrante della strategia aziendale dei nostri clienti. Questo significa che non ci limitiamo a supportare i clienti solo nel momento in cui pongono un quesito, ma lavoriamo attivamente per anticipare le loro esigenze future e per individuare potenziali problematiche prima che diventino critiche. Cerchiamo in altre parole di trasformare in opportunità, anche da un punto di leva competitiva a beneficio dei nostri clienti, situazioni che apparentemente possono essere percepite come meri “oneri” o “difficolta” che si aggiungono alle già numerose sfide che un’azienda deve affrontare quotidianamente”.