La Sala Piacentini del MIMIT è stata ieri il teatro di un importante confronto, promosso da M.Ro – Italian Delegation Made in Italy, dal titolo “Il made in Italy che vorrei”. L’evento si è svolto con l’alto patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Al dibattito hanno partecipato:
Romina Nicoletti CEO M.Ro – Italian Delegation Made in Italy
– Giuseppe Biazzo Vice Presidente Unindustria con delega al Capitale umano e
cultura d’Impresa – Co-founder Orienta S.p.a.;
– Vincenzo Di Nicola Co-fondatore Conio;
– Francesca Alicata Responsabile Relazioni Esterne SIMEST;
– Maurizio Pimpinella presidente IDH;
– Giordano Guerrieri Ceo Finera
In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti, è fondamentale promuovere l’innovazione e la sostenibilità delle piccole e medie imprese italiane per consolidare la competitività globale del Made in Italy. L’evento è stata un’opportunità unica di confronto e dialogo tra rappresentanti istituzionali italiani e stranieri, focalizzato sulla discussione di strategie e strumenti per facilitare l’internazionalizzazione delle PMI italiane. Il Made in Italy riguarda una parte considerevole tanto delle nostre eccellenze nazionali quanto dei prodotti che il nostro Paese esporta all’estero. E proprio del supporto delle nuove tecnologie all’export delle pmi si è a lungo dibattuto ieri: sia per quanto riguarda gli strumenti sia per quanto riguarda le competenze necessarie. Tra le proposte emerse, c’è stata quella di realizzare un centro di coordinamento e di supporto destinato alle pmi che intendano accelerare la loro presenza nei mercati internazionali grazie agli strumenti digitali. Questa, però, non è stata l’unica idea avanzata. Altro tema fondamentale è stato occupato dalla proposta di costituire un marketplace di respiro europeo per supportare proprio le eccellenze europee. Un tale spazio commerciale – ha argomentato Romina Nicoletti, CEO di M.Ro – è indirizzato alla “tutela dei dati, alla governance trasparente e garantire la diversità di prodotti”, tutte caratteristiche riconducibili proprio al made in Italy. Filo conduttore dell’internazionalizzazione delle pmi italiane sono state le competenze digitali che rimangono un pilastro fondamentale al fianco delle aziende nel processo di ingresso nei nuovi mercati.