Oggi è un giorno significativo per la lotta all’esclusione e per la promozione dei diritti delle persone con disabilità. Il Senato ha risposto alla petizione n. 839, presentata da cittadini e attivisti.
La petizione n. 839, annunciata all’Assemblea del Senato nella seduta n. 171 del 20 marzo 2024, ha posto l’accento sulla necessità di piena attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. La richiesta non solo mira a garantire misure concrete a favore dell’inclusione dei disabili, ma anche a promuovere maggiori livelli di protezione sociale e una sensibilizzazione più ampia da parte degli organi d’informazione su questo importante tema.
Il Senato ha accolto la petizione con la serietà e l’attenzione che merita, riconoscendo l’urgenza di agire per assicurare i diritti fondamentali e la piena partecipazione di tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione fisica o cognitiva.
La predetta petizione n. 839 è stata assegnata alla 10a Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), che ne curerà l’iter secondo quanto previsto dall’articolo 141 del Regolamento del Senato “Esame delle petizioni” ai punti 1 e 2.
Punto 1. “Le petizioni che hanno attinenza a disegni di legge già assegnati a Commissioni sono inviate alle Commissioni stesse e discusse congiuntamente ai disegni di legge”.
Punto 2. “Delle altre petizioni, le Commissioni competenti possono deliberare, previa nomina di un relatore, la presa in considerazione o l’archiviazione. Nella prima ipotesi, se non viene adottata un’iniziativa legislativa ai sensi dell’articolo 80, la petizione viene trasmessa a cura del Presidente del Senato al Governo con l’invito a provvedere”.
L’approccio dell’Unione Europea alle politiche sulla disabilità è radicalmente diverso e molto più rispettoso delle Nazioni Unite rispetto all’approccio italiano: a marzo 2021 è stata adottata dalla Commissione europea l'”Unione dell’uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030″. La Strategia si basa sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, di cui l’UE è contraente, al pari dell’Italia, e tiene conto dell’esperienza del Piano d’azione sulla disabilità 2004-2010 e della Strategia europea sulla disabilità 2010-2020. Dal punto di vista normativo dell’Unione Europea, l’approccio del Ministro Locatelli è incomprensibile: si fa riferimento alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, senza un singolo riferimento esplicito alle strategie dell’UE sulla disabilità. Per le persone disabili, una strategia sana, come quella dell’UE, deve basarsi su tutta la Convenzione ONU. Qualsiasi altro approccio è destinato a fallire, e noi proponiamo che da ora innanzi – se non anche retrospettivamente — tali politiche trovino piena attuazione: da oggi! Non nel 2030.
Accogliendo questa petizione, il Senato riconosce, non solo l’urgenza di agire nell’immediato, ma dona speranza a chi lotta per il riconoscimento dei propri diritti, umani, sociali ed economici.
Ora è il momento di tradurre questo sostegno in azioni concrete e tangibili.
Invitiamo il Senato e tutte le Istituzioni a lavorare insieme con la società civile e le persone con disabilità per implementare le misure necessarie ad attingere al meglio di questa petizione.
Questa vittoria non è solo per coloro che hanno firmato la petizione, ma per ogni persona che crede nella dignità e nell’uguaglianza di tutti i cittadini.
Ora più che mai c’è bisogno che chi è interessato e/o coinvolto condivida la notizia con quante più persone possibili e firmi la petizione online: https://bit.ly/4a2ag2M e se riesce ci dedichi un po’ del suo tempo per evitare che la petizione venga archiviata: ciascuno di noi con le azioni virali che sa fare.