Di Maurizio Pimpinella –
La giunta regionale della Toscana ha approvato una riforma significativa del testo unico del turismo, apportando modifiche rilevanti in vari ambiti. Tra le principali novità ci sono cambiamenti nella denominazione delle aree e nella classificazione delle strutture ricettive, con nuovi vincoli specifici per gli affitti brevi.
Per le strutture ricettive, la riforma prevede una semplificazione delle procedure amministrative e introduce nuove opportunità di business. Ad esempio, sarà possibile destinare fino al 40% della superficie delle strutture per attività di lavoro smart.
I Comuni avranno anche la facoltà di designare alcune strutture alberghiere per scopi formativi e didattici. Inoltre, i bed and breakfast non imprenditoriali e gli affittacamere non saranno più regolamentati dal testo unico, che si concentrerà esclusivamente sulle attività professionali.
Per quanto riguarda le locazioni, la riforma consente ai Comuni con alta densità turistica di stabilire criteri e limiti per gli affitti brevi nelle aree specifiche. I dettagli di tali limiti dovranno essere definiti in collaborazione tra la Regione e i singoli Comuni.
Infine, resta confermata l’obbligatorietà per chi affitta immobili in modo non imprenditoriale di comunicare i dati identificativi dell’alloggio al Comune.