Un 35% di giovani italiani ha competenze finanziarie adeguate ossia risponde correttamente alle domande sui principali concetti economici (inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio). Questa l’evidenza di un’indagine campionaria realizzata dalla Banca d’Italia su 5.400 giovani tra 18 e 34 anni intervistati online. Il 29% del campione e’ costituito da studenti, il 44 da lavoratori dipendenti e l’8% da lavoratori autonomi. La ricerca di via Nazionale sulla alfabetizzazione finanziaria mette in luce che le conoscenze finanziarie sono piu’ alte tra gli studenti, rispetto a chi gia’ lavora o e’ in cerca di occupazione; sono piu’ basse tra i meno istruiti, tra le donne e tra i residenti nelle regioni del Centro, del Sud e nelle Isole.
I giovani che hanno intrapreso indirizzi scientifici o tecnici hanno competenze finanziarie migliori si legge nel lavoro di via Nazionale che dedica, nella sua missione, grande attenzione al tema dell’educazione finanziaria.
L’indagine ha analizzato i comportamenti dei giovani in campo finanziario: gli intervistati sono attenti alla sostenibilita’ delle spese correnti (89%) e al rispetto delle scadenze di pagamento (77%) ma hanno una bassa propensione a pianificare il futuro: circa la meta’ non ritiene necessario formulare piani per la vecchiaia e non investirebbe mai in fondi pensionistici a causa dei rischi di perdite; comunque il 43% accantona dei risparmi a fine mese.