Mastercard ha recentemente presentato #ShoppingMuse, il suo nuovo assistente per gli acquisti basato sull’intelligenza artificiale che fornisce ai consumatori raccomandazioni di prodotti personalizzate mentre fanno acquisti online.
Sviluppato dalla divisione Dynamic Yield di Mastercard, Shopping Muse cerca di ricreare l’esperienza interattiva e umana dello shopping in un negozio fisico attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
L’agente conversazionale traduce le richieste dei clienti in suggerimenti specifici di prodotti che corrispondono al loro profilo e alle loro preferenze uniche. Ad esempio, i consumatori possono cercare articoli utilizzando descrizioni non convenzionali come “cosa posso mettermi per una festa in campagna?” o “cosa mi metto per una festa in spiaggia” e Shopping Muse restituirà opzioni pertinenti richiamando i prodotti degli online retailers affiliati a Mastercard.
Al di là del semplice abbinamento di parole chiave, Shopping Muse tiene conto del contesto della conversazione in corso, nonché della cronologia di navigazione dell’individuo, degli acquisti passati e di altri dati di interazione per perfezionare continuamente le sue raccomandazioni nel tempo.
Oltre a semplificare la scoperta dei prodotti, Shopping Muse fornisce accessori complementari e idee di stile una volta che il consumatore ha selezionato un articolo. Ciò contribuisce a ricreare il consiglio personalizzato spesso ricevuto durante lo shopping nei negozi (AKA: Upselling).
L’obiettivo finale è migliorare la soddisfazione del cliente e costruire una fedeltà duratura al marchio offrendo un’esperienza personalizzata che risparmi tempo e frustrazione ai clienti. E andare a saccheggiare territori che appartengono a Google o a Klarna.
Il lancio di Shopping Muse sottolinea gli sforzi in corso di Mastercard per espandersi oltre il semplice mondo dei pagamenti, offrendo dati e servizi di valore aggiunto ai suoi partner (che valgono già 1/3 delle sue entrate).
Mastercard vuol capitalizzare sull’AI ma da una prospettiva diversa. L’obiettivo è aiutare i merchant a differenziarsi in un ecommerce sempre più competitivo. Incerto però l’uso reale da parte dei consumatori: problemi legati alla privacy, alla trasparenza e ai potenziali bias costituiscono anche sfide mentre questa tecnologia diventa più diffusa.
Morale: anche Mastercard cerca di capitalizzare gli investimenti in AI. Ma tutto questo si traduce in un nuovo sito con ricerca intelligente? Come aggrega i prodotti? Da dove prende i feed? É una sorta di marketplace?