Nonostante la spesa sociale pubblica (561mld nel 2021, pari al 55,9% della spesa pubblica e al 30,7% del Pil) sia superiore a quella della media dell’Unione Europea (28,7%) e inferiore solo a quella francese (33,4%) e austriaca (32,2%), il nostro sistema di welfare rischia di andare profondamente in crisi di fronte al cambiamento demografico.
Il contributo di attori non-pubblici quali aziende, organizzazioni di Terzo Settore, sindacati, associazioni datoriali e gruppi informali di cittadini, diventa, cosi’ fondamentale per affiancare il welfare pubblico, il ‘primo welfare’, spiega il Rapporto, che indica tre strade: conoscere, realizzare e ideare. Come spiega la curatrice Franca Maino, ‘i processi di coprogettazione e coprogrammazione, per essere sempre piu’ solidi e condivisi, dovranno perseguire lo scopo non solo di proteggere dai rischi, ma anche di ampliare le opportunita’ per cittadine e cittadini, con una particolare attenzione ai piu’ fragili, dando loro voce e potere attraverso la partecipazione ai processi decisionali e attuativi.’ Secondo Welfare e’ sostenuto da Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondazione Cariparo, Fondazione Cariparma, Fondazione Unipolis, Edenred e CISL Lombardia.