Fleap Holding S.p.A. lancia la prima struttura di investimento in Europa basata su blockchain per stimolare lo sviluppo di progetti innovativi. La realtà è nata per partecipare alla sandbox regolamentare di cui al DM 100/2021 e vede la collaborazione, in qualità di intermediari aderenti, del Gruppo Azimut, tramite Azimut Capital Management SGR, di Banca Valsabbina e di Integrae SIM S.p.A. Tutti gli aspetti legali e regolamentari del progetto definiti per l’ammissione alla sandbox regolamentare sono stati curati dallo studio legale LX20 Law Firm con un team guidato dall’Avv. Alessandro Negri della Torre.
La struttura di investimento implementata Fleap Holding S.p.A è gestita tramite la piattaforma Fleap Digital Company® e si occuperà di individuare società innovative e dall’alto potenziale di crescita, acquisire partecipazioni ed emettere SFP (strumenti finanziari partecipativi) attraverso la digitalizzazione delle relative scritture su blockchain. L’operazione non rientra nell’ambito di applicazione del D.L. 25 del 17 marzo 2023.
La gestione degli strumenti finanziari partecipativi emessi e le azioni stesse della holding sono completamente gestite tramite blockchain senza la presenza di certificati o altri documenti cartacei: questo aspetto, unitamente alla completa digitalizzazione dei processi societari della holding stessa, rende Fleap Holding S.p.A. un modello innovativo all’avanguardia nel settore DLT. È la prima volta che in Europa viene creata una struttura così articolata, in ambito blockchain, per investire in progetti innovativi e può essere considerata una vera innovazione all’interno dei mercati finanziari anche alla luce dell’interazione tra gli intermediari aderenti alla sperimentazione.
Thomas Iacchetti, CEO di Fleap Holding S.p.A, dichiara: “Il progetto rappresenta un’opportunità per confrontarci con le Autorità e far conoscere e condividere le potenzialità della tecnologia blockchain in ottica di sviluppi futuri di integrazione della gestione full digital della società e degli asset digitali. Crediamo che l’utilizzo in un ambiente sperimentale della soluzione software sia stata la scelta più razionale e costruttiva per promuovere l’adozione di nuove tecnologie sul mercato”.
Banca Valsabbina fornirà alla holding i servizi di banking. Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina, commenta: “Banca Valsabbina continua a valutare con interesse le opportunità fondate sul connubio tra tecnologia e finanza tradizionale che vengono messe a disposizione dal mercato. Il nostro obiettivo consiste nello sviluppare nuove sinergie consolidando quelle già in essere con realtà che operano in ambito Fintech, in modo da poter offrire ai nostri clienti, ed al mercato, una gamma di soluzioni complementari rispetto al modello tradizionale, in linea con le esigenze delle PMI e non solo. Siamo felici di partecipare attivamente a questo innovativo progetto nell’ambito della Sandbox regolamentare promosso dalla nostra partecipata “Fleap”, dopo aver già positivamente sperimentato, lo scorso anno, l’attrattività del prodotto di “Digital Company” nonché le opportunità derivanti dall’applicazione, nel concreto, di processi di digitalizzazione basati su blockchain”.
Azimut Capital Management Sgr ha istituito il fondo Digital Equity Italy che si avvarrà delle potenzialità della piattaforma di Fleap e potrà investire anche in strumenti digitali basati su scritture su blockchain. Inoltre, il Gruppo, tramite Azimut Enterprises srl, ha acquisito una partecipazione di minoranza in Fleap Spa. Giorgio Medda, Amministratore Delegato di Azimut Holding e Global Head of Asset Management e Fintech del Gruppo, afferma: “La nostra partecipazione a questo progetto è in linea con l’impegno del Gruppo nel continuare a esplorare le nuove frontiere delle tecnologie e degli asset digitali, sia in Italia che a livello globale. Siamo fermamente convinti che l’integrazione della blockchain nelle attività di gestione degli asset possa rappresentare una delle innovazioni più rivoluzionarie per il settore e con il fondo Digital Equity Italy avremo la possibilità di testare concretamente il valore aggiunto di questa nuova tecnologia”.
L’architettura legale del progetto è stata realizzata in collaborazione con lo studio legale LX20 Law Firm con un team guidato dall’Avv. Alessandro Negri della Torre che ha coordinato la struttura legale della sperimentazione e il rapporto tra Fleap e gli stake holder che spiega: “Il progetto è di particolare interesse in quanto non solo prevede la digitalizzazione tramite DLT di strumenti finanziari partecipativi, ma mira ad esplorare l’interazione di soggetti vigilati e non vigilati con tali strumenti nell’ambito di un progetto volto a sostenere la crescita del settore dei progetti d’innovazione. Crediamo che il progetto Fleap rappresenti un passo in avanti di grande importanza nel settore e mostri in concreto i benefici di una organica digitalizzazione dei processi
endosocietari”.