Il turismo in Italia è in forte ripresa. Anche grazie alla componente digitale: dall’acquisto dei biglietti alla ricerca e prenotazione dell’hotel fino ai pagamenti, gli utenti sfruttano il web. Oltre 7 euro spesi su 10 (71%) derivano dal canale digitale. A trainare la crescita infatti è l’e-commerce. Ecco le tendenze dei turisti
Il turismo in Italia è in forte ripresa e torna a crescere rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle limitazioni agli spostamenti a causa della pandemia. Nell’organizzazione, prenotazione e gestione dei viaggi sta diventando sempre più importante la componente digitale, dall’acquisto dei biglietti alla ricerca e prenotazione dell’hotel fino ai pagamenti. Gli acquisti digitali per i viaggi. Secondo i dati dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, a trainare la crescita del turismo è l’e-commerce, che nel 2023 in Italia raggiunge 16,9 miliardi di euro nel settore dei trasporti (71% della spesa complessiva) e 19,4 miliardi in quello dell’ospitalità (54% del totale).
Per quanto riguarda i trasporti, il comparto vale complessivamente (come somma di online e offline) 23,7 miliardi di euro, con un aumento del 41% rispetto al 2022 e del 9% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia che aveva fatto segnare un valore complessivo di 21,7 miliardi.
Anche quest’anno il commercio elettronico ha giocato un ruolo di primo piano, crescendo più velocemente del mercato totale (+50% sul 2022 se si confrontano i soli acquisti online) per un totale di 16,9 miliardi di euro.
C’è da osservare inoltre che se nel 2019 l’incidenza degli acquisti digitali del settore era del 55% sul totale, nel 2023 oltre 7 euro spesi su 10 (71%) derivano dal canale digitale; in particolare gli utenti digitali sono molto più propensi a prenotare attraverso canali diretti che indiretti.
In questo contesto l’e-commerce arriva a 19,4 miliardi di euro (2,9 miliardi in più rispetto al 2022) e continua ad aumentare a tassi più alti rispetto al totale del mercato soprattutto nella componente diretta, rappresentando nel complesso il 54% del comparto a valore.
Anche il turismo organizzato è in ripresa, sebbene i valori relativi ai tour operator (crociere escluse) siano ancora leggermente inferiori al 2019, segnando un -2%. Le agenzie di viaggio che sono riuscite a superare il periodo pandemico, invece, registrano per il 2023 un +2% del transato rispetto al 2019. Si tratta, secondo l’analisi, di dati incoraggianti, derivanti dal recupero del turismo incoming e outgoing, oltre che da una parziale ripresa dei viaggi d’affari. Il canale digitale si dimostra un elemento importante e preferito sia dai viaggiatori che dagli operatori, che peraltro dimostrano anche una forte sensibilità verso le tematiche sociali e ambientali della sostenibilità.
Le vacanze cominciano online. Che per l’organizzazione e la gestione dei viaggi la componente digitale stia diventando sempre più importante emerge anche da una ricerca globale condotta da Planet (fornitore di pagamenti e software integrati per hospitality e retail).
Secondo l’indagine, infatti, la vacanza in hotel inizia sempre online: per quasi la totalità (98%) dei clienti italiani intervistati la prenotazione dell’albergo avviene sui canali digitali, in linea con la media globale. Tra i metodi più utilizzati ci sono le agenzie di viaggio come Booking.com, Expedia e Hotels.com, preferite dal 64%, e i siti di recensioni e confronto dei prezzi, tra cui Trivago, Skyscanner e Tripadvisor, scelti dal 42% del campione. È ancora rilevante la prenotazione diretta sul sito dell’hotel per quasi la metà di Baby Boomers (i nati tra la seconda metà degli anni Quaranta e la seconda metà degli anni Sessanta) e della Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980). Al contrario, la Generazione Z (le persone nate tra i medio-tardi anni Novanta e i primi anni 2010), e i Millennial (i nati tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta o primi anni Duemila) non vogliono pagare in anticipo e per questo motivo quasi uno su tre preferisce non prenotare direttamente sui siti delle strutture. Per i più giovani una potenziale barriera è rappresentata anche dalla mancata indicazione del metodo di pagamento preferito (28% dei Millennial).
Un aspetto fondamentale per un’esperienza in hotel positiva è rappresentata dai servizi come il Wi-Fi, ritenuto importante dal 73% dei clienti, i quali preferiscono soprattutto l’accesso libero (69%). È rilevante anche la tv (48%), soprattutto per offrire pacchetti di canali e film gratuiti (42%). Anche la fidelizzazione è sempre più rilevante e può avere un peso nella decisione di tornare in un hotel già frequentato: oltre a eventuali sconti futuri (45%), i clienti ritengono importante la conoscenza delle proprie preferenze, per esempio del tipo di stanza (34%).