È la tecnologia del momento. L’AI fa il suo ingresso in un settore, quello immobiliare, dove la qualità dell’informazione è determinante, perché permette di ridurre le inesattezze informative per tutti gli attori coinvolti e aumenta la trasparenza di un business complesso e in continuo cambiamento. In Italia, il primo algoritmo di valutazione basato su tecnologie AI è stato sviluppato da Wikicasa, realtà proptech di spicco nel mondo immobiliare. Ecco la posizione di Pietro Pellizzari, CEO di Wikicasa, nei confronti della rivoluzione che l’Intelligenza Artificiale sta apportando e in quali nuove future applicazioni l’azienda punta a investire. Nell’ultimo anno, l’Intelligenza Artificiale è rapidamente diventato il fulcro attorno a cui hanno iniziato a gravitare investitori, giganti del tech, web e digital company, che hanno previsto lo sviluppo che potrebbero avere le sue applicazioni nei più svariati settori, in maniera trasversale.
Wikicasa (https://www.wikicasa.it/), società proptech che raccoglie e distribuisce informazioni immobiliari online per la compravendita e la locazione di immobili in tutta Italia, ne ha intuito le potenzialità e ha accolto questa innovazione tecnologica anche nell’ambito dell’immobiliare. L’Intelligenza Artificiale approda nel Real Estate: i portali immobiliari Nel settore immobiliare, l’innovazione è arrivata attraverso i portali, piattaforme che ogni giorno aggregano, processano e distribuiscono informazioni sul mercato. Il primo grande esempio di AI nel settore immobiliare è rappresentato dagli strumenti di valutazione immobiliare online. Gli algoritmi alla base di questi sistemi, conosciuti con il nome AVM (Automated Valutation Model), sfruttano proprio un’applicazione dell’intelligenza artificiale: il Machine Learning. In questi modelli, l’AI è in grado di riconoscere automaticamente gli immobili di condizioni simili a quello da valutare e di fornire una stima di prezzo preliminare in pochi secondi. Questi servizi sono sempre più richiesti dagli utenti, che spesso si affidano a tali valutazioni all’inizio di un processo di compravendita. Dato che lo stock immobiliare di una singola città o zona è influenzato da innumerevoli variabili, la stima immobiliare fornita da questi algoritmi, per quanto affidabile nella maggior parte dei casi, non è ancora precisa come quella di un professionista immobiliare. “I portali, che da tempo propongono questo servizio agli utenti, stanno infatti lavorando a ulteriori approcci, sempre più AI driven. Per questo motivo, si sta lavorando sull’integrazione all’interno di questi algoritmi dell’Image Recognition, altra applicazione dell’AI. Con questo sistema, è possibile rilevare in modo sempre più preciso la condizione dell’immobile grazie alle immagini fornite dall’utente, attraverso la valutazione di ogni singolo oggetto, arredo, infisso o pavimento, e fornire una stima preliminare sempre più attendibile.” afferma Pietro Pellizzari, CEO di Wikicasa.
In Italia, il primo algoritmo di valutazione basato su questa tecnologia è stato sviluppato da Wikicasa, ed è disponibile su app: sarà necessario solo inserire alcune foto dell’interno dell’immobile, oltre alle caratteristiche principali di quest’ultimo, per ottenere una stima di prezzo in pochi secondi. Risparmiare tempo e fornire informazioni nella compravendita: l’AI a supporto del professionista I presupposti per avvicinare domanda e offerta sono al momento le prerogative fondamentali per la realizzazione di servizi a valore aggiunto che integrino l’intelligenza artificiale al loro interno. È il caso dei famosi “chatbot” che stanno compiendo un notevole passo avanti. Sempre più spesso questi servizi sono in grado di conversare con il pubblico, fornendo informazioni di vario genere, sempre più precise e dettagliate. Una delle prime applicazioni in questo ambito è quella legata alla consulenza mutui: elaborando milioni di dati in breve tempo, l’AI può fornire una consulenza sempre più dettagliata in breve tempo. Nel giro di poco, i “chatbot” saranno perfettamente in grado di svolgere attività time consuming per il professionista, e saranno in grado di agevolarlo in alcune mansioni di base quando non è reperibile, come fissare appuntamenti, visite o fare screening di potenziali acquirenti e venditori.
“Il potere generativo dell’AI può essere utilizzato anche in fase di pubblicazione di un annuncio immobiliare, altra attività che spesso richiede moltissimo tempo al professionista: si possono scrivere infatti descrizioni sempre più complete e inequivocabili.Alcune applicazioni dell’Intelligenza Artificiale rendono addirittura possibile mostrare come potrebbe essere arredato un immobile al momento vuoto secondo un determinato stile.Tutti questi potenziali servizi stanno alzando notevolmente il livello di informazioni che un potenziale venditore o acquirente è in grado di reperire con il minimo sforzo, facilitando il processo di ricerca e quindi accelerando la transazione.” spiega Pietro Pellizzari.
AI nell’immobiliare: quale futuro? La grande sfida dei portali immobiliari è quella di integrare l’Intelligenza Artificiale nella fase di ricerca dell’immobile. Sull’esempio di Chat GPT, il nuovo standard della ricerca immobiliare potrebbe essere un “assistente immobiliare” che, dopo una breve conversazione, è in grado di mostrare di default tutti gli immobili che soddisfano i requisiti di quella ricerca. Un sistema sicuramente più semplice e intuitivo rispetto all’utilizzo dei filtri, che si distingue per l’elevatissimo livello di personalizzazione dell’esperienza dell’utente. Il nuovo strumento di ricerca, mappando tutto il mercato in una specifica città o zona, può aiutare l’utente a individuare opportunità d’investimento, fornendo inoltre insight e informazioni sul mercato. “Combinare questo tool con il Metaverso potrebbe rappresentare la ricerca immobiliare del futuro. L’AI è in grado di connettere l’utente a un agente immobiliare virtuale nel Metaverso, per un’esperienza completamente digitale che sfrutta i privilegi di realtà virtuale e realtà aumentata.” continua il CEO di Wikicasa. La questione del richiamo all’Intelligenza Artificiale è tuttora fortemente dibattuta, tanto che se da un lato, c’è molta attesa e clamore nei suoi confronti, dall’altro non manca chi ha risposto alla nuova tecnologia con estremo scetticismo. In ogni ambito, ci si è chiesti se l’AI non possa rappresentare un primo step per sostituire il capitale umano con la “macchina”. Nel contesto Real Estate, ci si domanda se l’avvento dell’AI porterà a un ridimensionamento del ruolo dell’agente immobiliare, finendo per sostituirlo. “Ma, come in tutti gli altri settori, anche nel mercato immobiliare, l’utilizzo della tecnologia non può prescindere dal capitale umano. L’AI costituirà un valore aggiunto se e solo se integrata con le competenze del professionista. Sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale comporterà una riduzione dei tempi di compravendita, trattative più brevi ed efficienti, ma in molti dei punti cruciali per la chiusura della transazione la figura del professionista rimarrà sempre necessaria.” conclude Pellizzari.