La ministra Calderone: “Con la Direttiva Ue sulle piattaforme digitali faremo passi avanti nella regolazione dell’uso degli algoritmi. Ma è necessario continuare a monitorare gli effetti dei sistemi automatizzati sulla qualità delle condizioni di lavoro e sul benessere dei lavoratori”. Rapporto Ipsos-Kelly: oltre la metà degli italiani preoccupati per stipendi e occupazione.”
Il ruolo dell’AI come driver di trasformazione del lavoro sarà al centro della presidenza italiana al G7. Lo ha annunciato la ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, intervenendo al Consiglio Ue a Lussemburgo.
“L’impatto dell’intelligenza artificiale sui nostri mercati del lavoro sarà al centro delle iniziative della presidenza italiana del G7 il prossimo anno – ha detto Calderone – Con la Direttiva Ue sul lavoro su piattaforme digitali possiamo fare passi in avanti nella regolazione dell’uso degli algoritmi. Tuttavia è necessario continuare a monitorare con attenzione lo sviluppo di sistemi automatizzati in relazione alla qualità delle condizioni di lavoro e al benessere dei lavoratori. L’obiettivo, più in generale, deve essere quello di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche”.
“La trasformazione digitale – ha aggiunto – offre grandi opportunità per accrescere la competitività delle nostre economie e migliorare le condizioni di lavoro e il benessere dei lavoratori. Eppure, non dobbiamo ignorare i potenziali rischi nei luoghi di lavoro: disintermediazione dei rapporti gerarchici, violazione del diritto alla privacy, discriminazioni indotte da cattiva programmazione delle macchine, fino al rischio di burn out legato a una richiesta eccessiva di prestazioni non mediata dalla sensibilità umana”.