Se è vero, come spiega agli analisti nella conference call seguita ieri alla diffusione ieri dei risultati semestrali, archiviati con un utile netto rettificato in rialzo del 6%, a 144 milioni, e un ebitda in crescita del 3%, a 670 milioni «che la sfida di Acea per i prossimi anni» riguarda, per cominciare, «i grandi progetti come il termovalorizzatore a Roma e a San Vittore», ben si comprende perché, nel ridisegnare la prima linea del gruppo, l’ad Fabrizio Palermo abbia riposto particolare attenzione nella scelta del nuovo responsabile dei grandi progetti infrastrutturali. E abbia voluto in quel ruolo cruciale Tommaso Sabato, ingegnere torinese, classe 1972, con all’attivo un solido trascorso nel settore (da Autostrade per l’Italia ad Astaldi, passando per Cdp dove è stato responsabile Sviluppo Infrastrutture) e una lunga esperienza nella realizzazione di grandi opere (tra le quali figura anche il terzo ponte sul Bosforo di Istanbul).
Sabato sarà il capo di Engineering&Infrastructure, snodo fondamentale quindi per il futuro del gruppo e pronto a una intensa campagna acquisti per sostenere le prossime sfide di Acea, per dirla con le parole del ceo. Che ha voluto nel gruppo anche Pier Francesco Ragni, ex ad di Elgea (gruppo Autostrade) e prima ancora in Cdp ai tempi in cui lo stesso Palermo era al timone. Ma Sabato e Ragni non sono gli unici innesti: l’altra new entry è Giulio Antonio Carone, ex ad di Enel X Financial Services e ora a capo di Areti. Mentre Mauro Alfonso, ex ceo di Simest, seguirà lo sviluppo di alcuni importanti business. Da Fincantieri, poi, dovrebbe arrivare, secondo alcuni rumors, anche Vittorio Zane, destinato a gestire la sezione Acquisti.
Nel ridefinire l’organigramma, Palermo ha poi scelto di privilegiare, accanto a manager dal profilo internazionale, due leve. La prima è il ricambio generazionale con la promozione di giovani risorse interne. L’altra è la designazione di donne nei ruoli di presidio di numeri e processi. Così è scattata la nomina di Sabrina Di Bartolomeo, ex Tim, come nuova cfo, mentre da Autostrade arriva Valentina Bracaglia che assume la guida del controllo di gestione. E, sempre da Autostrade, è approdata in Acea Emilia Gagliano Candela che sarà responsabile del Business Process Transformation.
Insomma, un cambio di pelle non da poco per la “macchina” del gruppo. Che Palermo punta a rafforzare ulteriormente con il nuovo piano industriale, pronto in autunno, e che, intanto, archivia il semestre con ricavi a quota 2,29 miliardi di euro (-2%) e con investimenti in crescita del 9%, a 503 milioni, mentre l’indebitamento netto registra un aumento di 358,6 milioni, passando da 4,43 miliardi di fine 2022 a 4,79 miliardi.