A seguito di un iter lungo e laborioso dovremmo finalmente esserci, il tanto atteso regolamento MICa dovrebbe a brevissimo ottenere il definitivo via libera da parte del Parlamento europeo. Il regolamento va quindi a colmare un vuoto normativo molto rilevante in materia di cripto asset ed è anche per questo motivo che la sua approvazione è particolarmente attesa. La finalità di MiCAR è, dunque, quella di portare maggiore certezza in relazione al regime applicabile alle attività connesse a quei crypto-asset che attualmente sfuggono alla regolamentazione e di introdurre presidi volti a mitigare i rischi per gli investitori e per la stabilità del sistema finanziario.
Più nello specifico, il regolamento troverà applicazione in relazione:
- alle c.d. stable-coin, ovvero i crypto-asset caratterizzati dalla presenza di un meccanismo volto a mantenere, per l’appunto, stabile il valore del token e che, per questo, sono potenzialmente idonee all’utilizzo come strumento di pagamento;
- alle unbacked crypto-currencies, ovvero le cripto-attività che non conferiscono alcun diritto al detentore nei confronti dell’emittente e sono prive di un meccanismo di stabilizzazione che ne ancori il valore a un’attività di riferimento. E’ la categoria che include i ben noti Bitcoin, che sono una rappresentazione di valore, non ancorata a nessun diritto o asset sottostante;
- agli utility token che danno diritto a beni o servizi che non sono ancora esistenti o che, comunque, hanno, in punto di fatto e per le relative caratteristiche concrete, una finalità in senso lato di investimento.
Per i prestatori di servizi relativi ai cryptoasset, è previsto, in linea generale, un regime, indipendente dal tipo di cryptoasset trattato, ispirato, quanto ai requisiti autorizzativi e, quanto alle regole di condotta per i cryptoasset che non siano strumenti di pagamento, alla Direttiva MiFID che disciplina la prestazione di servizi di investimento. Per vedere MiCAR operante dovremo però attendere ancora un po’: 12 mesi (18 per alcune regole), dal momento in cui il Regolamento entrerà in vigore, il che verosimilmente avverrò nelle prossime settimane.