Undici canali di Telegram sui quali si vendevano sostanze stupefacenti, che si potevano pagare soltanto con criptovalute per limitarne il tracciamento, sono stati chiusi dalla Guardia di finanza. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura e riguarda anche chat che proponevano la vendita di armi e banconote false.
Le principali società di criptovalute considerano le licenze bancarie per espandere i servizi
Diverse importanti società di criptovalute, tra cui l'emittente di stablecoin Circle e il depositario di criptovalute BitGo, hanno preso in considerazione la possibilità...
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