Il ‘buy now pay later’ e’ una ‘modalita’ di pagamento dilazionato che, anche a seguito della pandemia e del costante aumento delle vendite online negli ultimi anni, registra nel mercato dell’e-commerce tassi di crescita della domanda sensibilmente maggiori rispetto ad altre forme di credito al consumo finalizzato, con un incremento medio annuo del 134% nel 2021′. E questa modalita’ e’ percepita dagli utenti ‘come un pagamento dilazionato e non come un finanziamento e sia utilizzato per fare acquisti di importo non elevato’. E’ questo il quadro che emerge da una ricerca Crif, Sda Bocconi e Assofin.
Tra i dati, il 31,8% degli utenti ‘buy now pay later’ lo utilizza per fare acquisti di importo non elevato (inferiore ai 300 euro) e, comunque, nel 69,2% dei casi e’ utilizzato per importi fino ad un massimo di 1.000 euro. Da un punto di vista di incidenza di questa modalita’ sul reddito, la maggioranza degli utenti, il 63,2% del totale, dichiara che l’ammontare totale delle rate che dovranno restituire a fronte dell’utilizzo del ‘buy now pay later’ e’ inferiore al 5% del reddito mensile. Il 16,9% del totale si colloca invece tra il 5% e il 10% del reddito mensile, il 9,0% e’ tra il 10% e il 20% del reddito mensile, mentre il 4,0% degli utilizzatori dichiara che l’ammontare totale delle rate che dovranno restituire e’ superiore al 20% del reddito mensile.