Il Consiglio Ue ha approvato in via definitiva nuove norme per un settore digitale equo e competitivo grazie alla legge sui mercati digitali che ha l’obiettivo di assicurare condizioni di parita’ stabilendo diritti e norme chiari per le grandi piattaforme online (“gatekeeper”) in modo che nessuna di esse abusi della propria posizione sul mercato. I ‘gatekeeper’ dovranno garantire che l’annullamento dell’abbonamento ai servizi di piattaforma di base sia semplice quanto l’abbonamento; che le funzionalita’ di base dei servizi di messaggistica istantanea siano interoperabili, ossia consentano agli utenti di scambiare messaggi, inviare messaggi vocali o file attraverso le applicazioni di messaggistica; dovranno dare agli utenti commerciali l’accesso ai loro dati di prestazione marketing o pubblicitaria sulla piattaforma e dovranno informare la Commissione europea in merito alle acquisizioni e fusioni realizzate. Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, l’atto sara’ pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrera’ in vigore sei mesi dopo.
Le grandi piattaforme on line non saranno piu’ in grado di classificare i propri prodotti o servizi in modo piu’ favorevole rispetto a quelli di altri operatori del mercato; preinstallare determinate applicazioni o software o impedire agli utenti di disinstallare facilmente tali applicazioni o software; imporre l’installazione dei software piu’ importanti (ad esempio i browser web) per impostazione predefinita all’installazione del sistema operativo; impedire agli sviluppatori di utilizzare piattaforme di pagamento di terzi per la vendita di applicazioni; riutilizzare, ai fini di un altro servizio, i dati personali raccolti nel corso di un servizio.
Se una grande piattaforma on line e’ identificata come ‘gatekeeper’, dovra’ conformarsi alle norme della legge sui mercati digitali entro sei mesi.
Se viola le norme stabilite dalla legge sui mercati digitali rischia un’ammenda fino al 10% del suo fatturato totale a livello mondiale. In caso di recidiva, puo’ essere irrogata un’ammenda fino al 20% del fatturato mondiale. In caso di inosservanza sistematica della legge sui mercati digitali da parte di un gatekeeper, ossia se questo viola le norme almeno tre volte nell’arco di otto anni, la Commissione europea puo’ avviare un’indagine di mercato e, se necessario, imporre rimedi comportamentali o strutturali.